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"Una volta in Europa"

11/12/2006
"UNA VOLTA IN EUROPA", uno dei testi più famosi dell'inglese John Berger, diventa uno spettacolo teatrale grazie all'interpretazione e alla regia di Licia Maglietta. È con questa proposta che si chiudono gli appuntamenti del 2006 del cartellone di MIRA AL CUORE, la stagione del Teatro Villa dei Leoni di Mira. Sabato 16 dicembre (ore 21), Licia Maglietta si confronta dunque con uno dei più grandi personaggi della cultura contemporanea, come protagonista di un intenso monologo attraverso il quale l'artista napoletana offre una prova matura nella tripla veste di regista, sceneggiatrice e attrice, ruoli che l'hanno portata a intraprendere un lavoro di ricerca sul teatro moderno e contemporaneo.

BIGLIETTI intero 12 euro - ridotto 10 euro

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UNA VOLTA IN EUROPA

All'origine di questa nuova creazione c'è il libro omonimo di John Berger, scrittore inglese di culto che in cinque racconti affonda lo sguardo in vite e emozioni che parlano di emigrazioni e di perdite, di lavoro e di fabbrica, e di una concezione alta dei sentimenti. Licia Maglietta ne ha tratto un intenso monologo centrato su Odile, protagonista del racconto che dà il titolo al libro, figura femminile ricchissima di vitalità e passione, che sorvola in deltaplano un'esistenza dolorosa ma carica di amore per la vita e di forza interiore.



É la prima volta che l'attrice e regista napoletana si confronta con il quasi ottantenne scrittore inglese. Dopo i fortunati incontri con le scritture di autrici come Alda Merini, Margherite Duras, Luisa Stella e Assia Djebar - delle quali a partire dalla metà degli anni novanta ha portato in scena alcune opere -, prosegue dunque un delicato e profondo lavoro di ricerca che l'interprete (fondatrice di Teatri Uniti con Toni Servillo, Andrea Renzi, Angelo Curti, Daghi Rondanini, Mario Martone) dedica al teatro moderno e contemporaneo.



Berger, in UNA VOLTA IN EUROPA, aggiunge un altro tassello alla ricostruzione dei fenomeni che hanno trasformato il XX secolo in un tempo feroce di esìli, migrazioni, sradicamenti, nella camera d'incubo e di incubazione di quel fenomeno noto attraverso il neologismo "globalizzazione". Con una scrittura limpida e altissima, l'autore ci mostra come lo "sviluppo industriale spinto" degli ultimi decenni, le migrazioni forzate, l'inurbamento massiccio, la perdita di radici linguistiche e geografiche, la scomparsa del lavoro artigiano, abbiano inciso su contadini, braccianti, pastori, costringendoli all'amnesia o a un grumo di intatta, umana resistenza.

"La questione per Berger - spiega Licia Maglietta - è sempre la stessa: trovare la voce della storia. Quanto a me, è difficile trovare le parole per dire quali parti hanno dato voce alla protagonista Odile e a quale memoria ho attinto. So che Odile è scivolata nella mia pelle ed ho avuto la necessità di ascoltarla e farla vivere. Il luogo in cui si svolge la storia, questa volta il cielo, l'aria, mi ha dato la possibilità di togliere dalla scena qualsiasi oggetto. È rimasto soltanto un sottilissimo filo nero che lega Odile ad un deltaplano. Il resto è cielo che ho trattato come una tela su cui traspaiono colori e luce".

La stagione 2006-2007 del Teatro Villa dei Leoni è promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Mira e da La Piccionaia-I Carrara Teatro Stabile d'Innovazione, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Venezia, Arteven, Regione Veneto, ETI, Ministero dei Beni e Attività Culturali e con il contributo di Banca del Veneziano.

INFO > Ufficio Teatro Villa dei Leoni



tel. 0414266545 - info@teatrovilladeileoni.it



www.teatrovilladeileoni.it



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