2000 anni fa, nel cielo di Betlemme c’era una stella o una cometa ?
11/12/2006
Circa 2000 anni fa a Betlemme si verificò un evento eccezionale. Cosa ricordiamo di questo evento che ha cambiato in alcune parti del mondo il nostro modo di pensare a Dio? Certamente il messaggio cristiano è presente in molti di noi, ma nell’immaginario collettivo l’evento della nascita di Gesù è raffigurato dalla capanna rischiarata dalla luce di una stella cometa che splendeva nel cielo notturno. Dunque quella notte apparve un stella cometa ! Non è così certo. Altre rappresentazioni descrivono l’astro della natività come una semplice stella seppur molto luminosa o una congiunzione di pianeti. Quella notte apparve una stella, una cometa o cos’altro ? Proviamo dunque a fare luce su questo aspetto della natività. La cometa la vediamo da sempre sopra il Presepe o sull’albero di Natale, ma alcuni studiosi hanno messo in dubbio la presenza quella notte di questo oggetto stellare sopra Betlemme. Perché ?Le comete in passato erano considerate portatrici di eventi importanti e la nascita di Gesù Cristo lo è stato certamente. Ed anche ora quando vediamo una cometa, con quella lunga coda, crea in molti di noi un senso di stupore misto a una vaga apprensione. Dunque cosa fu visto quella notte sopra la capanna di Gesù ? Perché prima del 1300 si parlava solo di Stella di Betlemme e non di Cometa ? Ormai è certo, fu Giotto a dipingere per primo nel 1303 la cometa nell’affresco della Natività nella Cappella degli Scrovegni a Padova. Gli studiosi dicono che il pittore aveva visto pochi anni prima la cometa di Halley e rimase così impressionato che la volle dipingere nell’affresco degli Scrovegni. D’altra parte la cometa di Halley era stata osservata anche dagli astronomi cinesi nell’anno 12 a.C. e forse l’artista era a conoscenza di questa notizia. Ma anche noi abbiamo potuto vederla alcuni anni fa, esattamente nel 1987. Qualcuno obietta che quella cometa non poteva essere quella apparsa a Betlemme perché la nascita di Gesù è collocata tra l’8 a.C. e il 4 d.C., mentre la cometa fu vista nel 12 a.C. Dunque non poteva essere una stella cometa. Insomma cos’era l’astro luminoso che i Re Magi seguirono per arrivare a Betlemme ? Perché allora non considerare l’ipotesi fatta da Keplero nel 1604 ? Quell’anno il grande astronomo osservò una spettacolare congiunzione tra Giove e Saturno e data l’eccezionalità dell’evento pensò che una avvenimento del genere poteva essere stato visto anche dai Re Magi, che dalla lontana Persia, si erano mossi per andare in Galilea. Egli fece dei calcoli e ne dedusse che un tale evento poteva essere avvenuto nella costellazione dei Pesci nel Giugno del 7 a.C. La collocazione in quell’anno non è poi tanto balzana se molti testi di storia antica dicono che la nascita di Gesu’ potrebbe essere avvenuta proprio in quel periodo. Ma le ipotesi non sono finite. È interessante leggere il Vangelo di S. Matteo, scritto nel 50 d.C. L’originale è andato perduto ma esiste sempre una copia del testo in greco antico, che si ritiene attendibile. In esso si legge che i Magi chiesero alla gente “dov’è nato il Re dei Giudei?...noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo…ed ora se guardiamo verso occidente vediamo questa stella davanti a noi….e le persone che li incontravano dicevano, ebbene dove voi vedete la stella li c’è Betlemme”. Dunque i Magi venivano dall’Oriente. Dai doni preziosi che portavano – oro, incenso e mirra – dovevano essere dei re o dei sommi sacerdoti esperti in astronomia. Perché era chiaro che conoscevano il cielo e sapevano individuare le stelle e la loro direzione. In alcune raffigurazione del VI secolo d.C. essi vestono abiti di foggia persiana e non araba. E se venivano dalla Persia avevano percorso almeno una distanza di circa 1000 km. E se i Magi avevano viaggiato sui cammelli il viaggio non sarebbe durato meno di un mese. Leggendo il Vangelo di Matteo scopriamo che la parola “astron” è citata come l’oggetto che si vedeva sopra la capanna di Gesu’. In greco questa parola significa “stella, ovvero fenomeno del cielo stellato”. E siccome allora le comete erano considerate dei fenomeni meteorologici e non del cielo stellato, era una stella e non una cometa. Era forse una meteora ? Le meteore sono piccoli frammenti rocciosi che provengono dallo spazio. Essi entrano nell’atmosfera e vaporizzano per l’attrito. Se sono uno sciame importante possono creare negli osservatori l’illusione di una coda luminosissima o comunque l’idea che questo fenomeno possa essere annunciatore di avvenimenti importanti. D'altronde anche l’ipotesi dell’esplosione di una “supernova” avanzata da qualcuno non è plausibile. Essa pur essendo un evento celeste eccezionale dura solo pochi giorni ed è un punto luminoso fisso nel cielo e dunque non poteva precedere i Re Magi. E allora cosa ci rimane ? Forse l’ipotesi più plausibile è una tripla congiunzione planetaria. Vediamola. Esiste un documento dei babilonesi, l’almanacco Sippar, scritto circa 2000 anni fa, che parla della congiunzione di tre pianeti avvenuta nel 7 a.C. I pianeti citati dai babilonesi sono Giove, Saturno e Marte. In questo caso il discorso sarebbe diverso. Proviamo ad immaginare un simile evento: tre pianeti che si incontrano e moltiplicano per mille il loro splendore. Nulla potrebbe rappresentare meglio l’evento straordinario della nascita di Gesù.
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