2.557 milioni di euro: a tanto ammontano le risorse regionali come risulta dal rendiconto del Bilancio Sociale 2005, presentato a Palazzo Balbi, sede della Giunta Regionale, dal Presidente della Regione Gianncarlo Galan e dall’Assessore Regionale al Bilancio Maria Luisa Coppola. “E’ il terzo anno che la Regione presenta il Bilancio Sociale, uno strumento che ci serve per capire come comportarci, quali scelte operare, quindi capire se le azioni che svolgiamo producono frutti” ha detto il Presidente Galan. “Il Veneto è l’unica regione che si è dotata di questo strumento, quindi si tratta di una sperimentazione, non ci sono termini di paragone” ha affermato l’Assessore Coppola.

I settori – chiamati macroaree – in cui è articolato il Programma Regionale di Sviluppo sono: persona e famiglia ; territorio ambiente ed infrastrutture; sviluppo economico; assetto istituzionale e governance.

Per il primo settore, ci sono due principali ambiti di intervento: il capitale umano ed il welfare. Il capitale umano, a cui sono stati destinati 399 milioni di euro, comprende tutte le attività per migliorare la condizione di vita e di partecipazione sociale dei cittadini nell’ambito del lavoro, dell’istruzione, della cultura, dello sport e del tempo libero. Qualche dato: il tasso di occupazione in Veneto è del 64,6%, più della media italiana (57,5%) e di quella europea (63,1%). Anche l’occupazione femminile, con il 53%, è superiore alla media nazionale (45,3%). Inoltre, i buoni scuola: nel 2005 ne sono stati erogati per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro, a più di 15.700 studenti.

Il Welfare sociale, invece, a cui sono stati destinati 636 milioni di euro, comprende tutti gli interventi sociali per la famiglia, gli anziani, i giovani, i minori, di diversamente abili, i soggetti a rischio di emarginazione. Tra i risultati più significativi: l’aumento di 5.000 posti negli asili nido, l’aumento dei contributi per le giovani coppie per l’acquisto della prima casa (dai 4,2 milioni di euro del 2004 ai 7,9 milioni di euro del 2005). Inoltre, per gli anziani, sono raddoppiate, in cinque anni, le risorse per le attività di assistenza.

Per quanto riguarda l’area del territorio, ambiente ed infrastrutture, sono stati destinati 1.030 milioni di euro. Al di là dei dati finanziari, c’è da dire che il Veneto, con oltre 2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, è la regione italiana con la più alta percentuale di raccolta differenziata, pari al 43,9% (mentre la media nazionale si assesta sul 22,7%).

Mentre per lo sviluppo economico sono stati impiegati 401 milioni di euro, così suddivisi: 157 milioni per agricoltura e pesca, 166 milioni per industria, energia e piccole medie imprese, quindi 74 milioni per turismo, commercio e promozione. Da notare che la Regione ha sostenuto 1.088 imprese femminili, con un contributo di oltre 25.000 euro per impresa.

Per quanto riguarda l’assetto istituzionale e governance, per favorire cioè i rapporti con gli enti locali, le associazioni e la gestione della comunicazione istituzionale, sono stati impiegati 21 milioni di euro.

Sul totale del Bilancio Sociale, 1.300 milioni di euro sono risorse destinate ad attività realizzate attraverso Comuni, Province ed altri enti, nonché aziende pubbliche. L’84,2% delle risorse sono andate a beneficio finale dei cittadini, mentre circa 400 milioni (il 15,7%) sono stati destinati ad imprese.

Inoltre il Bilancio 2005 ha lanciato l’innovazione del Focus, dedicato al nuovo turista ed alle categorie di interlocutori sociali collegate ai profili del turismo emergente. Per sostenere questo settore, la Regione ha stanziato 55 milioni di euro.

Dal bilancio sono escluse le risorse destinate alla Sanità, perché non sono ancora oggetto di un rendiconto specifico.