Salvare un codice. Una missione di cultura
Restituire alla collettività il manoscritto restaurato, sensibilizzando l’opinione pubblica, mediante le campagne di comunicazione collegate all’evento, sull’opportunità di questi interventi e sul valore del nostro patrimonio librario.
Il primo codice da salvare è già stato individuato
e sarà presto comunicato alla stampa
I codici: testimoni di civiltà. Prima dell’invenzione della stampa, sulle fragili pergamene dei manoscritti hanno tracciato i loro capolavori grandissimi artisti come Lorenzo Monaco e il Beato Angelico, Jean Fouquet e i fratelli Limbourg, Gérard David e Rogier van der Weyden. Ma i codici miniati non sono solo opere d’arte di valore incalcolabile. Sono anche testimonianze dell’evoluzione intellettuale, sociale e religiosa di un popolo e di una civiltà, finestre aperte sulla storia, strumenti indispensabili per conoscere e capire l’Occidente, l’Oriente, l’Islam nelle loro più profonde radici artistiche e culturali.
Un patrimonio in pericolo. Molte di queste opere, spesso di eccezionale bellezza, hanno sfidato l’usura del tempo e sono giunte fino a noi, preservando, anche grazie alla qualità dei materiali, la loro straordinaria eredità storica e culturale. Altre, non meno importanti, versano in condizioni meno felici, e solo opportuni interventi di ripristino ne possono assicurare la durata nel tempo.
Ufficio stampa: Annalisa Bruni