Veneto Agricoltura: rapporto 2006 sul sistema agroalimentare
Lo studio, il cui risultato finale consiste in un volume di 530 pagine ed una versione digitale dell’opera su cd-rom, scaricabile dal sito www.venetoagricoltura.org nella sezione della banca dati dell’Osservatorio Economico, analizza gli aspetti del comparto agroalimentare: dall’andamento degli aspetti macroeconomici e strutturali (valore aggiunto, occupazione, investimenti, produzione, imprese, prezzi e commercio), all’andamento delle singole filiere, quelle delle grandi colture estensive a quelle zootecniche, l’ortofrutta, quella ittica. Cinque invece, sono gli studi monografici di approfondimento su temi di particolare rilevanza, quali l’organizzazione economica dell’agricoltura veneta, la competitività, le interazioni tra crescita urbana e settore agricolo, i nuovi strumenti di politica ambientale in applicazione del “Protocollo di Kyoto”, la valutazione degli effetti dell’allargamento dell’Unione Europea da 15 a 25 Paesi (1° maggio 2004).
Il Veneto rimane la terza regione per importanza agricola in Italia, dopo la Lombardia e l’Emilia Romagna, grazie a un processo di ammodernamento strutturale, e il suo valore aggiunto rappresenta quasi il 9% di quello nazionale. Il settore primario (comprese silvicoltura e pesca) ha una quota di Valore Aggiunto regionale di circa il 3%, stimato in 2,3 miliardi di €, e occupa quasi 80.000 unità, dato questo in crescita. Nel Veneto sono coltivati circa 830 mila ettari, diminuiti di poco negli ultimi 5 anni, di circa -2,5%. Flessione cui ha certamente contribuito l’espansione delle aree destinate alle attività produttive, per infrastrutture e residenziali. L’export è andato bene: i prodotti agricoli veneti nell’ultimo quinquennio hanno incrementato notevolmente le vendite all’estero con un più 18%. Il Veneto produce quasi 1,2 milioni di tonnellate di latte (l’11% della produzione italiana), valore che non è sostanzialmente cambiato negli ultimi 10 anni. Ma il numero di aziende è passato da circa 16.000 alle odierne 5.300. Cambia l’agricoltura perciò, e con esso la struttura del mondo agricolo.