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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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Gazzettino Illustrato: un calendario–denuncia su Venezia

18/12/2006
Un calendario di nudo. Ma non quello che pensate voi, con signorine in pose provocanti: qui si parla sì di spogliare, ma non una donna, bensì una città, non per metterne in mostra le grazie ma per denunciarne guai e situazioni inaccettabili. E’ il calendario 2007 dal titolo “Tanti Auguri Venezia!”, un’iniziativa editoriale del Gazzettino Illustrato, lo storico mensile veneziano recentemente rilevato dall’imprenditore Giuseppe Calliandro e diretto da Massimiliano Goattin. Il calendario, che sarà acquistabile unitamente al mensile dal 20 gennaio, ha un titolo chiaramente ironico, perché mostra, in quattordici istantanee, ciò che non si vorrebbe vedere in una città unica come quella lagunare ma che, invece, ne fanno sempre più parte. Le immagini del calendario sono state mostrate in anteprima proprio a Venezia, nella Sala del Piovego del Palazzo Ducale.

Ed è stata proprio azzeccata la scelta di quel luogo, poiché piovego significa pianto. E da piangere, a vedere quelle immagini, c’è parecchio. Del resto, come ha detto il neo-editore Calliandro, “il mensile sarà un approfondimento su tutto ciò che riguarda Venezia, quindi non solo le cose belle, ma anche i problemi”.

Nel commentare le immagini, la Storica di Venezia Nelli-Elena Vanzan Marchini, curatrice degli scatti, non ha usato mezzi termini: “l’Ospedale al Mare che si intende acquistare per trasformarlo in un palazzo del cinema; cosa che dovrebbe far sì che i cittadini veneziani riacquistino la capacità d’indignarsi. Poi, c’è la foto di una mendicante. Ma sarà una donna davvero povera? E farà parte di qualche racket che sfrutta gli accattoni? Per non parlare delle grandi navi che quotidianamente entrano nel Canale della Giudecca, a poca distanza da Palazzo Ducale e gli edifici storici, ma anche i “tir” della laguna, cioè i barconi merci che tentano di passare anche nei canali più stretti, rimanendo spesso incastrati. Inoltre” ha continuato la Vanzan Marchini “Ci sono le opere incompiute, come il Ponte di Calatrava e le rive di San Marco, i danni causati dai piccioni, le spazzature lasciate ovunque a causa della maleducazione della gente ma anche dei disservizi. E poi” ha affermato “ci sono cose che non fanno certo bene all’immagine di Venezia: come i negozi che vendono maschere e cappelli tutto ,l’anno, non solo a Carnevale, dando l’impressione del”sotto la maschera niente” e le bancarelle che vendono oggetti di pessimo gusto (grembiulini con busti di persone discinte o cravatte con all’interno foto pornografiche, ndr), tutti oggetti che faranno il giro del mondo lanciando il messaggio che "questa è Venezia". Insomma, un quadro preoccupante quello espresso dalla Vanzan Marchini, la quale ha però precisato: “Io confido nel buon senso e nella buona volontà di cittadini ed amministratori”.

“Questo calendario ha l’effetto di un pugno nello stomaco ed è, perciò, molto efficace” ha commentato Luana Zanella, Assessore alla Produzione Culturale del Comune di Venezia. “Infatti a Venezia, quando si parla dei problemi, si pensa quasi sempre solo all’acqua alta, ma pochi conoscono la qualità e la quantità dei problemi”.

Dopo la presentazione del calendario, è seguito un acceso dibattito dal titolo: “i veneziani amano Venezia?”in cui i cittadini hanno rincarato la dose sui problemi che affliggono la città lagunare: lo spopolamento, dovuto a prezzi troppo alti, case che non si trovano, tanto per citarne alcuni. In sintesi: sì, i veneziani amano Venezia, ma così non si può andare avanti.

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