E’ un bilancio positivo, quello del Comando Regionale Veneto della Guardia di Finanza, sul lavoro svolto nel 2006 per contrastare il variegato mondo delle illegalità. Un lavoro costante e quotidiano sul territorio, che attraverso il potenziamento delle attività d’intelligence e l’adozione di nuove strategie, ha permesso di centrare numerosi obiettivi, in accordo con quanto stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel campo infatti, dei controlli fiscali, uno dei settori su cui si concentrano maggiormente le forze della Guardia di Finanza, i reparti regionali hanno effettuato, l’anno scorso, quasi settemila interventi ispettivi, che hanno consentito il recupero di redditi sottratti al fisco, per una somma pari a circa 704 milioni di euro, la scoperta di evasione di IVA per circa 236 milioni di euro e la constatazione di ritenute d’imposta non versate, per oltre 10 milioni di euro. A questi si aggiungono, quasi ottocento evasori completamente sconosciuti al fisco, operanti cioè nel mondo dell’economia sommersa, la cui scoperta ha permesso di recuperare la considerevole somma di 556 milioni di euro, grazie ad una proficua collaborazione amministrativa e dallo scambio di informazioni internazionali.

Molte anche le azioni di contrasto per bloccare il traffico di sostanze stupefacenti ed il contrabbando di sigarette, un’attività che in Veneto è molto presente, visto che per la sua posizione geografica, prossima alle rotte balcaniche, intercetta il transito dei tabacchi destinati per lo più al mercato del Nord Europa. In particolare all’interno del Porto di Venezia, sono state poste sotto sequestro oltre 3 tonnellate di sigarette e 15 mezzi di trasporto; 172 invece, le persone denunciate per traffico illegale, di cui 10 in stato di arresto. Oltre alle sigarette, i reparti regionali della Guardia di Finanza hanno intercettato il contrabbando di grandi quantità di oli minerali e di bevande alcoliche, per un ammontare di circa 2 milioni di euro.

Non sono sfuggite ai controlli, soprattutto quelli effettuati negli aeroporti, neppure la cocaina e l’eroina, sequestrate in una quantità pari a circa 311 chilogrammi; a seguito del sequestro, si sono effettuate anche denunce e arresti a carico dei trafficanti.

Il Comando Regionale Veneto ha, inoltre, messo in campo azioni di polizia marittima e perciò, di controllo dell’attività di pesca, con il duplice scopo di salvaguardare la Laguna di Venezia ed i suoi fondali dall’utilizzo di tecniche vietate, nonché la salute dei cittadini, a volte messa a repentaglio dalle sostanze tossiche presenti nei prodotti ittici. Le settecento operazioni effettuate in laguna, hanno portato alla denuncia di 334 persone e al sequestro immediato di 21mila chilogrammi di molluschi, pescati illegalmente nelle acque lagunari.