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Cooperazione: nata “Trilaterale”

11/01/2007
“Le parti considerano la collaborazione interregionale elemento prioritario per creare le condizioni su cui basare uno sviluppo equilibrato ed integrato dei rispettivi territori, nella prospettiva di costituire forme stabili di cooperazione quale l’Euroregione”. E’ questo il passaggio chiave di un Protocollo di Collaborazione trilaterale tra le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e il Land della Carinzia, sottoscritto nella sala degli Stemmi del Municipio di Klagenfurt. Il documento, per certi versi storico perché il primo trilaterale dopo vari altri di tipo bilaterale, è stato firmato dal Presidente della Carinzia Jorg Haider, da quello del Friuli Venezia Giulia Riccardo Illy e dall’Assessore alle Politiche Istituzionali del Veneto Fabio Gava, su delega diretta del Presidente Giancarlo Galan. “Oggi – ha dichiarato Gava al termine del vertice – abbiamo di fatto costituito l’embrione centrale della nuova Euroregione a cui da tempo lavoriamo. Grazie all’approvazione di un regolamento europeo che istituisce i Gruppi Europei di Cooperazione Territoriale (GECT) e che diverrà operativo in agosto, riteniamo possibile arrivare al protocollo multilaterale di nascita dell’Euroregione entro il 2007, auspicando anche il coinvolgimento delle Contee slovene e croate che avevano partecipato al vertice di Passariano (Udine) nel 2005”. L’Accordo siglato oggi costituisce l’evoluzione dell’incontro di Passariano del 17 ottobre 2005, nel quale si ragionò di un’ipotesi di Euroregione comprendente anche la Contea slovena dell’Istria e quella croata Litoraneo-Montana; e di quello di Tropolach Hermagor (Carinzia) del 21 febbario 2006, quando le 3 Regioni, nelle more del complicato quadro normativo ed istituzionale nazionale e comunitario, decisero di procedere alla collaborazione transfrontaliera trilaterale, lasciando aperta la possibilità di partecipazione ad altre “entità subnazionali della Slovenia, della Croazia o di altri Paesi confinari che potranno essere successivamente individuati”. E’ seguito un grosso lavoro di scambio e di identificazione di comuni interessi a possibili progetti e di una stretegia comune verso l’Euroregione, sfociato nel Protocollo di oggi, che indica anche nel particolare i vari ambiti nei quali si svilupperà la collaborazione trilaterale. “Nell’ottica di arrivare alla costituzione formale di un’Euroregione – ha sottolineato Gava per parte veneta – abbiamo compiuto oggi un passo rilevante: siamo infatti convinti che sia lo strumento istituzionale più adatto per portare al centro dell’Europa gli interessi comuni e le comuni progettualità di sviluppo. Non a caso – aggiunge Gava – nella premessa al Protocollo di oggi abbiamo concordato sulla necessità di utilizzare in modo coordinato, nei reciproci rapporti di confine tra Italia e Austria, gli strumenti comunitari per la cooperazione transfrontaliera, transnazionale ed interregionale, con particolare riguardo alla futura politica di sostegni Ue 2007-2013”. Vastissimo è l’elenco delle materie sulle quali si concentrerà la cooperazione trilaterale. Si comincia dalle attività produttive (artigianato, commercio e Pmi) per sviluppare la cooperazione tra imprese e ampliando la rete dell’export tra le 3 Regioni. Quindi le infrastrutture, con la costituzione di un gruppo di lavoro che approfondisca le soluzioni per un collegamento infrastrutturale comune; ed il costante raccordo con i competenti organi statali per il potenziamento dei collegamenti ferroviari, dei porti e degli aeroporti nel quadro dei Corridoi Europei “V” e Adriatico attraverso l’asse internazionale Pontebbana (Asse Adriatico Baltico e Asse dei Tauri). Molto articolate anche le progettualità in campo sanitario: si va dalla preparazione di un “Progetto Giovani” sul fronte della violenza, delle droghe e dell’alimentazione, ad un confronto sui rispettivi modelli sanitari d’eccellenza sia ospedalieri che territoriali; da programmi di formazione comune per medici e personale ospedaliero, a collaborazioni nella progettazione europea nell’ambito della sanità pubblica e della ricerca; fino al sostegno del ruolo delle Regioni in Europa, attraverso le opportunità offerte dal Network “Regioni per la Salute” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In campo turistico si svilupperanno azioni sinergiche verso una comune offerta rivolta a valorizzare a livello internazionale l’area trilaterale su sei ambiti: marketing territoriale, potenzialità delle montagne, bellezze naturali di laghi, città d’arte, castelli e centri storici, cooperazioni tra gli aeroporti e nei settori della cultura e dell’offerta enogastronomica. Per l’agricoltura si lavorerà sulle coltivazioni biologiche, gli agriturismi, la produzione animale, la certificazione dei prodotti, la valorizzazione dei prodotti montani, l’utilizzo delle malghe. Iniziative comuni sono previste anche nell’ambito della protezione civile in previsione o nel caso di eventi dannosi, in quello della tutela del territorio e dello sviluppo della montagna, in quello della cultura, della formazione professionale, della ricerca scientifica, dei rapporti tra Enti Locali ed Associazioni operanti nei tre territori. Sul tavolo ci sono già 94 idee-progetto di cooperazione, delle quali 56 venete, 21 carinziane e 17 friulane. Nel vertice di oggi è stato anche formalizzato l’interesse di Corinzia, Friuli e Veneto a sostenere sia in sede nazionale che comunitaria il progetto di realizzare un asse Baltico-Adriatico, inserendo il suo tracciato nella rete ferroviaria prioritaria dell’Unione Europea, la cui revisione degli orientamenti è fissata per il 2009. In questo senso esiste già una lettera di intenti firmata dai ministri delle infrastrutture di Polonia, Cekia, Slovacchia, Austria e Italia. “È una grande occasione – ha detto Gava – anche per sostenere il potenziamento dei porti e dei sistemi logistici dell’Alto Adriatico”.



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