Il Magistrato alle Acque ha annunciato di aver concesso per i prossimi cinque anni al GRAL, la società consortile pubblica voluta dalla Provincia di Venezia per mettere ordine nel mondo della pesca in Laguna, i 3500 ettari lagunari da destinare alla raccolta di vongole per allevamento. Questo provvedimento avvia il piano pluriennale di gestione delle attività di venericoltura fatto pervenire dallo stesso GRAL al Magistrato alle Acque nelle scorse settimane. Nella lettera inviata il Magistrato alle Acque annuncia che “sta predispisponendo il disciplinare di concessione relativo agli specchi acquei” e che “l’avvio di detto procedimento ….. è comunque subordinato … alla costituzione di una cauzione a mezzo di polizza fideiussoria di 500.000 Euro”. Il Magistrato alle Acque ha altresì precisato che “in relazione alla proposta di affidare alle imprese di pesca le attività oggetto della concessione si evidenzia che tale facoltà è prevista dall’articolo 45 bis del codice della navigazione e che per tanto si rimane in attesa di conoscere i nominativi dei soggetti individuati e le loro relative attribuzioni”.





“La decisione del Magistrato alle Acque – commentano il Presidente del GRAL, Dino Lazzarotto e l’Amministratore Delegato Giuseppe Chiaia – è di importanza fondamentale per il futuro della pesca in Laguna di Venezia e mette fine ad ogni sorta di incertezza circa la reale capacità di GRAL e Provincia di Venezia di procedere verso una gestione unitaria delle attività di raccolta di vongole.



D’altra parte una soluzione diversa sarebbe stata impraticabile sotto il profilo giuridico e non avrebbe rappresentato una reale garanzia di avvio immediato delle attività di raccolta.”





“Questo fondamentale atto, che da l’avvio al piano di gestione redatto da GRAL e Provincia con la collaborazione delle Associazioni di Categoria, è il frutto – aggiunge l’Assessore Provinciale alla Pesca, Luigi Solimini – del rapporto di fiducia reciproca e di collaborazione fattiva che si è costituito fra tutti gli Enti che hanno competenza in ambito lagunare e che assieme hanno condiviso la necessità di salvare l’attività primaria della pesca in Laguna.



Lo stesso Ministero dell’Ambiente aveva già indicato in un soggetto pubblico l’unica forma che potesse assicurare e garantire il rispetto dell’ambiente, la salubrità del prodotto e la tutela dei consumatori e il Magistrato alle Acque ha ribadito come sia possibile per il GRAL provvedere all’assegnazione ai pescatori delle aree ottenute in concessione: proprio per questo potrà essere garantita a tutti i pescatori una reale prospettiva occupazionale e la certezza di un reddito equo.”



Quanto prima Magistrato alle Acque e GRAL visioneranno le aree per accertarsi della corretta disposizione di tutti gli strumenti di segnalazione e controllo necessari per il miglior avvio delle operazioni.