Natura in tilt con caldo record e inverno asciutto
15/01/2007
Il caldo record e la mancanza di pioggia mandano in tilt la natura confondendo le api con le regine che hanno ricominciato a deporre le uova mentre sui prati e sulle piante compaiono fiori fuori stagione con mesi di anticipo rispetto alla normalità ed il rischio che si ripeta nelle campagne il disastro del 2006 quanto tra caldo, siccità e maltempo l’agricoltura ha subito danni per un miliardo di euro. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che si evidenziano sfasamenti lungo tutto lo stivale: dalla Liguria con le mimose e le ginestre già fiorite alle Marche dove nella Valdaso e lungo la Riviera delle Palme i fiori stanno per sbocciare su albicocchi e peschi, dai prati fioriti delle colline emiliane fino alla Sicilia dove sono in fiore i mandorli dell'agrigentino. E le anomalie - precisa la Coldiretti - riguardano anche il mondo animale dove il “clima primaverile” sconvolge i normali cicli riproduttivi anche negli allevamenti con ad esempio i maiali all’aperto che perdono la regolarità dei “calori”. Un evento raro dopo un 2006 difficile che - sottolinea la Coldiretti - è stato nel complesso il terzo piu' caldo mai registrato dalla stazione meteorologica di Modena e addirittura il piu' caldo della storia negli Stati Uniti. Le piante come albicocchi, susini e mandorli - continua la Coldiretti - si trovano in una fase di crescita che è tipica della primavera e si stanno predisponendo alla circolazione della linfa e la recrudescenza del freddo con l’arrivo delle gelate potrebbe colpirle nel momento più critico con danni ingentissimi. E' chiaro infatti - precisa la Coldiretti - che i fiori che sbocciano adesso sono destinati, con l'inevitabile abbassamento delle temperature, a cadere e a non produrre frutti con la riduzione del potenziale produttivo delle piante in primavera e raccolti ridotti. Nella pianura padana il grano è già alto 15 – 20 centimetri ed è particolarmente vulnerabile ad un probabile abbassamento della temperatura ma anche allo sviluppo di infezioni fungine favorite dalle alte temperature. Per le mimose e gli altri fiori come la ginestra il rischio - precisa la Coldiretti - è che la fioritura anticipata le renda indisponibili per le ricorrenze tradizionali di San Valentino e della Festa della donna dell'otto marzo. Una situazione critica aggravata - conclude la Coldiretti - soprattutto al nord dalla prolungata mancanza di acqua, con meno di un terzo delle normali precipitazioni in novembre e dicembre, che impedisce ai terreni il ripristino delle riserve idriche indispensabili per i prossimi mesi quando le colture avranno bisogno di irrigazione.
COLDIRETTI
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