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Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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22 marzo: Giornata Mondiale dell'Acqua “Acqua e Cultura”

20/03/2006
L'ASSOCIAZIONE NAZIONALE BONIFICHE E IRRIGAZIONI DIFFONDE I PRINCIPI DELLA DIRETTIVA EUROPEA SULLE ACQUE - MASSIMO GARGANO (Presidente A.N.B.I.):“A PROPOSITO, QUALCUNO LA RICORDA?” - L’acqua non è un prodotto commerciale al pari degli altri, bensì un patrimonio che va protetto, difeso e trattato come tale.

-Gli obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente ricomprendono anche l’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali, che deve essere fondata sui principi della precauzione, dell’azione preventiva e della correzione, anzitutto alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché sul principio “chi inquina paga”.

-Si richiede l’adozione di soluzioni specifiche, che siano attente alle diverse condizioni ed esigenze riscontrabili all’interno della comunità.

-Le decisioni vanno adottate a livello più vicino possibile ai luoghi di utilizzo effettivi e di degrado delle acque, dovendosi privilegiare le azioni attraverso programmi di misure adeguate alle condizioni regionali e locali.

-Un buono stato delle acque va perseguito in ciascun bacino idrografico, in modo da coordinare le misure riguardanti le acque superficiali e sotterranee appartenenti al medesimo sistema ecologico, idrologico e idrogeologico.

-L’integrazione degli aspetti qualitativi quantitativi delle acque superficiali e sotterranee deve tenere conto delle condizioni naturali di scorrimento delle acque nel ciclo idrologico.

-La partecipazione degli utenti dell’acqua è considerata necessaria anche nel processo di elaborazione ed aggiornamento dei piani di gestione, precisandosi che il coinvolgimento degli utenti deve avvenire prima dell’adozione delle decisioni definitive e delle misure necessarie.



E' scopo comune, quindi,

-Impedire un ulteriore deterioramento, proteggere e migliorare lo stato degli ecosistemi acquatici, degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico.

-Agevolare un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili.

-Mirare alla protezione rafforzata e al miglioramento dell’ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie.

-Assicurare la graduale riduzione dell’inquinamento delle acque sotterranee oltre ad impedirne l’aumento.

-Contribuire a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità.

-Individuare i singoli bacini idrografici presenti sul territorio di ciascun Paese ed attribuirli ai singoli distretti idrografici .

-Predisporre i piani di gestione dei bacini idrografici ed i programmi di misure da adottare



“In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua- commenta Massimo Gargano, Presidente dell'Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni – ci pare significativo ricordare la Direttiva Europea sulle Acque, varata nel 2000, ma la cui applicazione continua a registrare gravi ritardi nel nostro Paese: solo adesso alcune norme di recepimento sono contenute nel cosiddetto “codice ambientale”, per altro non ancora promulgato. Lo scenario mondiale attesta situazioni di grave sofferenza idrica. Il 60% del patrimonio idrico è concentrato in 9 Paesi, mentre sono 80 gli stati, che denunciano insufficienza d'acqua. Nel mondo, solo il 16% della popolazione può godere di una salubre disponibilità idrica; per il restante 84%, un non corretto approvvigionamento idrico è tra le prime cause di malattia. Entro 25 anni si prevede che siano 5 miliardi le persone in deficit idrico e non a caso si indica l' “oro blu” come causa di possibili, nuove guerre.

Per questo è tanto più grave che in Italia, Paese “baciato” da ricchezza idrica, anche se non sempre disponibile per una serie di ragioni tra cui la variabilità climatica, la normativa risulti carente rispetto alle indicazioni comunitarie, atteso che il recepimento di tali disposizioni è ancora in corso di promulgazione.

Da tempo, per altro, i Consorzi di bonifica hanno assunto, di fatto, nuove responsabilità anche nel campo della salubrità alimentare, attraverso la distribuzione irrigua, di cui chiedono pieno riconoscimento.

Altro aspetto fondamentale del sistema, posto in essere dalla Direttiva, è il principio della partecipazione, il cui percorso deve essere orientato alla concertazione delle decisioni e deve coinvolgere tutti i soggetti portatori di interessi reali. Ciò dovrebbe determinare la fine del modello “tecnocratico”, ponendo per la responsabilizzazione, ai vari livelli, dei diretti interessati.

Visto che l'edizione 2006 della Giornata Mondiale dell'Acqua è dedicata al tema “Acqua e cultura”, vale la pena, infine, ricordare che già il 18 febbraio 2005, a Madrid, oltre cento esperti di vari Paesi sottoscrissero la “Dichiarazione Europea per una nuova cultura dell’acqua”, frutto di un lavoro interdisciplinare fra università, istituzioni ed organizzazioni impegnate nel campo delle risorse idriche. Obbiettivo principale della Dichiarazione era quello di chiarire i contenuti e promuovere l’applicazione della Direttiva Quadro europea sulle acque, nonché di definire e dare impulso agli impegni dell’Unione Europea a livello mondiale in materia di gestione idrica in coerenza con i principi dello sviluppo sostenibile nonchè della partecipazione dei cittadini e degli utenti. Oggi, come allora, l'ANBI sostiene che, nel cammino verso uno sviluppo sostenibile, siano fondamentali il corretto uso e la contemporanea tutela delle acque, fattori essenziali per la vita civile, per la crescita economica, per la sicurezza alimentare ed ambientale, per la pace fra i popoli, indicando come prioritario il problema del reperimento di acqua utilizzabile a costi accessibili.”

GRAZIE

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