Nuovi incentivi per installazione di impianti GPL e metano
“La novità importante di quest’anno –dichiara Fermino dal Moro presidente degli autoriparatori aderenti alla Confartigianato del Veneto- è l’estensione del contributo alle installazioni di impianti a metano o a GPL su autoveicoli immatricolati come “Euro 0” o “Euro 1”. Non si tratta di una modifica da poco –prosegue Dal Moro-, infatti solo nel Veneto viaggiano tutt’oggi oltre 820mila autovetture a benzina di questo tipo pari al 45% del circolante!”
Due gli importi del contributo stabiliti: 650 euro per ogni trasformazione a GPL o METANO su autoveicoli immatricolati da non oltre tre anni (lo stesso importo è previsto anche all'acquisto di auto nuove omologate a benzina e vendute dal concessionario già trasformate a GPL o METANO); 350 euro nel caso di impianti su autovetture “euro 0” e “euro 1”. Lo “sconto” verrà riconosciuto per tutte le operazioni di installazione realizzate mediante collaudo presso la Motorizzazione Civile a partire dal 1° gennaio 2007.
Accedervi è abbastanza semplice. Gli utenti interessati possono rivolgersi ad una delle 269 officine regionali che aderiscono all'iniziativa (l’elenco si trova in internet all’indirizzo http://www.imagoservizi.it/UserFolder/MAP07/map07.html), che prenoterà il contributo on-line. Gli utenti prenotati riceveranno l'incentivo sotto forma di sconto sulla trasformazione; l'applicazione del contributo dovrà risultare dalla fattura dell'installazione dell'impianto.
“Unica grande nota dolente dell’operazione –dichiara Dal Moro- è la scelta adottata di erogare il contributo sotto forma di sconto. Abbiamo fatto presente più volte al Ministro la difficoltà delle nostre aziende, generalmente di piccola dimensione, a fare da banca per lo Stato anticipando decine di migliaia di euro che gli verranno rimborsati solo nel tempo al momento delle dichiarazioni IVA o dei redditi, sempre naturalmente se abbastanza “capienti”. Purtroppo non siamo stati ascoltati e questo scompenso finanziario, che comporta comunque dei costi in particolare se le piccole aziende devono ricorrere al credito bancario per la liquidità necessaria, rischia di disincentivare l’erogazione del servizio”.
“Sarebbe un vero peccato –conclude Dal Moro- perché la categoria crede alla bontà del provvedimento a tal punto da aver concordato con il Ministero un Listino prezzi massimi al pubblico (iva compresa) adottato a seconda dei casi dalle officine aderenti per rendere ancora più appetibile il contributo.”