Un nuovo progetto Interreg ha ottenuto il cofinanziamento dall'UE per riordinare, valorizzare e promuovere il patrimonio storico-culturale di Concordia Sagittaria, nell'ottica di un rilancio turistico e delle tradizioni dell'intera area Orientale. "Antiqui, testimonianze del Quanta Fuit", questo il nome del progetto, vede come beneficiari il Comune di Concordia Sagittaria e la Camera di Commercio di Venezia in partnership con il Goriski Muzej di Nova Gorica. Articolato in più tappe fino a giugno 2008, porterà ad un investimento complessivo di 785mila euro, di cui 549.500 messi a disposizione dall'Unione Europea (che ha approvato il progetto nel piano Interreg III A Italia-Slovenia 2000/2006).

L'Amministrazione comunale, che si è impegnata a fondo per ottenere la copertura del piano, ha programmi ambiziosi per il rilancio di Concordia Sagittaria. "L'obiettivo principale è quello di definire una strategia complessiva di interventi per attuare azioni finalizzate a rendere più organica e efficace la gestione del patrimonio archeologico - spiega il vicesindaco Mauro Vignandel – parallelamente, vogliamo recuperare e valorizzare le tipicità della nostra città e del territorio per un rilancio economico e turistico. Verranno poi migliorati i flussi informativi e rese più fruibili le informazioni, in un ottica di condivisione delle conoscenze con il partner sloveno".

Il progetto Interreg verrà suddiviso in cinque tranches, fino al 30 giungo 2008. La prima, che si concluderà il 31 dicembre prossimo, prevede uno studio di fattibilità, definendo tempi e metodi necessari a sistemare una serie di criticità e lacune che caratterizzano lo stato attuale del patrimonio archeologico di Concordia e che ne impediscono l'espressione delle potenzialità a livello economico, culturale e sociale.



Il frutto di questo primo lavoro porterà alla redazione di una carta archeologica strutturata come banca dati, contenete tutti gli elementi e i reperti aggiornati e georeferenziati. Un laboratorio informatico ad hoc fungerà da sede operativa e centro archiviazione dati: in questo modo possono essere restaurati, inventariati e catalogati i diversi reperti archeologici. In particolare i reperti del Teatro Romano verranno restaurati e successivamente disposti in esposizione permanente.

Una volta completata la raccolta e l'archiviazione, verranno organizzati una serie di eventi informativi e divulgativi (convegni e mostre) aperti al pubblico e con la presenza di esperti del settore.

L'ultima parte del progetto vedrà la realizzazione di un innovativo luogo-strumento di informazione e divulgazione - il Circolo "Antiqui" - a disposizione di studiosi e cittadini. Il circolo sarà il nodo cruciale di una rete culturale e di interscambio di dati, informazioni e conoscenze a carattere transfrontaliero, un filo diretto con il Goriski Muzej di Nova Gorica in vista del lancio di iniziative comuni.