I Veneti amano bere dolce: il Recioto è il vino preferito
Dall’indagine emerge che ogni enoteca veneta ha una referenza di 18 etichette riservate ai passiti e il Veneto, con i suoi Recioti, è la regione più rappresentata, seguita a ruota da Sicilia e Trentino; la clientela risulta varia, mentre la domanda è costante tutto l’anno.
Un risultato molto significativo per il Recioto di Soave Docg, che ha inaugurato il periodo della pigiatura delle uve passite, come da tradizione, alla 32° edizione della Montefortiana, la corsa podistica che ogni anno attira oltre 25mila persone nella zona di produzione del Soave.
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Il Recioto di Soave Docg è infatti figlio di una tradizione vitivinicola, quella dell’appassimento, che accomuna molte aree di produzione del Veneto, in grado di produrre vini dolci passiti come il Recioto della Valpolicella, il Torcolato di Breganze, il Colli Euganei Moscato Fior d’Arancio, il Colli di Conegliano Torchiato di Fregona, il Colli di Conegliano Refrontolo Passito, il Lessini Durello Passito, il Custoza Passito, il Gambellara Recioto, il Gambellara Vin Santo. Tutti vini che rappresentano al meglio le principali provincie vitivinicole del Veneto.
In base ai dati congiunti delle Camere di Commercio di Verona, Vicenza, Padova e Treviso, emerge infatti che la produzione totale media di vini dolci passiti del Veneto si attesta sui 2 milioni di bottiglie a fronte di un valore complessivo, franco cantina, che sfiora i 20 milioni di euro.
Tra le produzioni venete la palma d’oro, in termini quantitativi e di valore, spetta alle produzioni veronesi: il Recioto di Soave Docg e il Recioto della Valpolicella, coprono insieme il 70% dell’intera produzione dei vini Doc passiti del Veneto, per un valore complessivo di circa 14 milioni di euro.
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