Per l’Agriturismo, nel 2006 segnali di ripresa
I prezzi, vista la congiuntura economica poco favorevole, sono rimasti sostanzialmente stabili. Ai lievi aumenti registrati in alta stagione (in media nell’ordine del 2%), ha fatto riscontro una più diffusa abitudine delle aziende a praticare sconti nella bassa stagione, ma questo non è bastato a fermare la tendenza degli ospiti a fare vacanze sempre più brevi.
I soggiorni della durata di una settimana sono stati assicurati soprattutto dagli ospiti stranieri, che rappresentano il 25% degli arrivi (oltre 650 mila), provenienti soprattutto da Germania, Olanda, Belgio. Sono invece sempre più numerose, da parte di turisti italiani, le richieste di prenotazione per 3 o 4 giorni in alta stagione, e soltanto per due giorni in occasione delle festività pasquali e di fine anno.
A conclusione del 2006, secondo le stime di Agriturist, l’agriturismo italiano interessa 15 mila 800 imprese, per un fatturato complessivo stimato in 880 milioni di euro. L’80% delle aziende agrituristiche offre alloggio, il 50% ristorazione, il 9% turismo equestre, il 6% campeggio; il 28% pratica l’agricoltura biologica.