Fuori dall’isola, il vetro esce da Murano
Il Museo del Vetro abbandona idealmente la laguna, apre all’esterno e incontra il pubblico altrove: è Cortina, nelle sale dei prestigiosi Musei delle Regole d’Ampezzo, ad ospitare un suggestivo percorso all’interno di un prezioso mosaico di forme e colori, fatto di oggetti d’uso domestico, suppellettili decorative e autentiche opere d’arte.
Tra vetri soffiati, molati, incisi, filigranati, dentro coppe, brocche e calici, ma anche accanto alle miniature di vetro di un giardino all’italiana: proiettate su otto box stereoscopici di grandi dimensioni, le immagini offrono una visione spettacolare ed emozionante che restituisce l’effetto della tridimensionalità. Un innovativo sistema di visualizzazione, ideato e realizzato insieme agli stessi contenuti stereofotografici dalla società Virtualgeo di Sacile, impiega infatti la stereoscopia come insolita modalità di comunicazione che rende il senso della profondità con l’ausilio di speciali occhiali e immerge lo spettatore tra cristalli dipinti come quadri, vetri lavorati a riprodurre materiali policromi o imitare tessuti preziosi.
Dai reperti della raccolta archeologica alle testimonianze del periodo d’oro della produzione vetraria, tra il Quattrocento e il Cinquecento, passando per le opere realizzate nel corso del Seicento e del Settecento, in concorrenza con l’affermarsi di nuove tendenze europee, arrivando fino alla sperimentazione dell’età contemporanea, il percorso della mostra è un’esperienza unica che combina arte e tradizione, genio e ricerca.
Interpretando il gusto delle diverse epoche e rivisitando la propria esperienza, il vetro di Murano rappresenta la più concreta testimonianza della cultura veneziana, legata alla propria identità ma liberamente aperta al mondo. Ecco l’influenza siriaca e islamica dei bicchieri decorati a smalto dell’epoca delle Crociate, i modelli bizantini cui si rifà la classica bottiglia panciuta, nota come inghistèra, le porcellane cinesi e di Sassonia nella lavorazione settecentesca del vetro bianco opaco, detto làttimo, fino all’”interferenza” dell’arte contemporanea nelle opere di alto artigianato artistico e di design vetrario novecenteschi.
L’evento, organizzato da Virtualgeo in collaborazione con i Musei Civici Veneziani, si inaugura sabato 27 gennaio alle 18.00, alla presenza di Fabio Girardello, critico d’arte, Silvio Fuso, conservatore del Museo del Vetro di Murano ed Erminio Paolo Canevese, Presidente di Virtualgeo.
L’allestimento approda fino all’8 aprile nella perla delle Dolomiti e coinvolge un’istituzione millenaria come le Regole d’Ampezzo, rendendo mobile e itinerante il patrimonio lagunare. Dilatando le sale espositive, la stereoscopia consente infatti di re-inventare il rapporto delle sedi museali con l’esterno, permettendo di veicolare e rendere fruibile il patrimonio ad un pubblico sempre più ampio. Quest’incursione stereoscopica dentro il Museo di Murano sarà presto “esportata” a Città del Messico su interessamento dell’Ambasciata del Messico in Italia.
I SEGRETI DELLA LUCE - dal 27 gennaio all’8 aprile 2007
Ciasa de ra Regoles - Casa delle Regole d’Ampezzo - Corso Italia, 69 - Cortina d'Ampezzo (BL)
Inaugurazione sabato 27 gennaio, ore 18.00
Orari tutti i giorni 16.00 / 19.30 - Biglietto intero 5 euro – ridotto 3 euro (comprende l’ingresso ai Musei)
Info Virtualgeo - Tel. 0434/781939 – www.virtualgeo.it – info@virtualgeo.it
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