Coldiretti Veneto prende posizione sulla discussione in atto a Palazzo Ferro Fini sulla finanziaria 2007, in particolare sul tentativo di esentare taluni proprietari di immobili urbani dal contributo obbligatorio ai consorzi di bonifica. “È a dir poco assurdo che a distanza di un anno il Consiglio regionale stia discutendo delle stesse cose e con gli stessi toni superficiali” è quanto afferma il presidente Giorgio Piazza nell’apprendere la notizia di una proposta emendativa alla finanziaria 2007 che mirerebbe a non far pagare i tributi obbligatori di bonifica idraulica per coloro che hanno canoni inferiori ai 10 euro/anno.

“Si tratta di un’ipotesi strampalata e iniqua – continua Piazza - se la Costituzione stabilisce che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva, quanto è in discussione appare irrazionale e incoerente perché non collegato ad alcuna situazione di bisogno o incapacità contributiva: potrebbe risultare esentato un soggetto con reddito altissimo e dover pagare chi invece ha redditi al limite della sopravvivenza”.

La partita della sicurezza idraulica è ben più complessa e riguarda valori non misurabili sulle poche decine di euro, per questo Coldiretti ritiene opportuno che la Regione prosegua seriamente la riflessione sulle nuove leggi in materia che aveva iniziato nei mesi scorsi e non si limiti a discussioni episodiche.

“Se vogliamo stare al gioco – conclude ironicamente Piazza – e se la Regione ha così tanti soldi da voler concedere uno sconto sui tributi, allora lo faccia a tutti i cittadini Veneti, non solo a quelli che già pagano di meno.

Ai nostri occhi la cosa è paradossale, visto che per far quadrare i conti la stessa amministrazione regionale ha già deciso di mantenere varie tasse -irap ed addizionali- tagliando tutti i fondi per lo sviluppo dell’economia regionale, agricoltura compresa”.