Ambiente, rifiuti: arriva il compost veneto
La separazione domestica del rifiuto organico permette poi il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla normativa nazionale in tema di raccolta differenziata e l’utilizzo del compost in agricoltura rappresenta un feed-back positivo per la gestione e riduzione del rifiuto.
In questo Forum sono state portate all’evidenza dei principali “stakeholder” le problematiche normative che affliggono il settore. Nonostante le recenti evoluzioni legislative, queste non sono state sufficienti a sanare le lacune della precedente normativa come evidenziato da Marino Perelli e da Massimo Centemero. Gli aspetti normativi sono stati contestualizzati anche nell’ottica comunitaria dal parte di Enzo Favoino che ha richiamato l’attenzione sui sistemi di assicurazione della qualità per la certificazione dei prodotti compostati come sistema di promozione di questi materiali per l’agricoltura. Giovanni Chillemi di Veneto Agricoltura ha illustrato il progetto per la valorizzazione del “Compost Veneto”, un prodotto certificato dall’Osservatorio Regionale per il Compostaggio dell’ARPAV di Castelfranco (TV), che anticipa le direttive europee in materia di certificazione. Sono state inoltre trattate tematiche relative all’integrazione degli impianti di compostaggio con quelli di digestione anaerobica, un settore con forti prospettive di sviluppo ma con alcune criticità (Alberto Ceron e Francesco Loro); come pure sono stati presentati due impianti integrati con caratteristiche d’avanguardia che operano in Veneto (Omar Gatto e Wilbert Smeets). In conclusione sono state esposte alcune ricerche di settore ed in modo particolare alcune relative al trattamento dei sottoprodotti animali mediate compostaggio (Lucio Bergamin) e all’uso del compost nelle fertilizzazioni delle grandi colture erbacee (Maurizio Borin).
Il C. Ufficio Stampa