Intervista a sopravvissuto dei campi di sterminio tedeschi
Intervista ad un sopravissuto dei campi di sterminio Tedeschi.
Il Giorno della Memoria ricade il 27 gennaio di ogni anno, in quanto il giorno 27 gennaio 1945 fu liberato il lager di Auschwizt dai soldati Russi. In occasione di questa ricorrenza ho visitato il sito internet dell’UCEI (Unione Comunità Ebraiche Italiane) e all’interno del sito c’è una sezione dedicata al Giorno della Memoria. Qui ho letto che propongono agli studenti di fare un’intervista a delle persone che c’erano quando sono accaduti questi fatti: il sig. Efrem Tassinato del circolo Wigwam mi ha indicato una persona che è stata proprio in un campo di concentramento tedesco, precisamente a Dachau e Mauthausen. Questo signore si chiama Luigi Bozzato, è nato nel 1923 e abita a Pontelongo. Io sono stato a casa sua con il mio nonno e mi sono fatto raccontare di persona com’è stata la sua esperienza nei campi di concentramento. La sua casa è piena di foto dei campi di concentramento: c’è anche una sua foto con Scalfaro, il Presidente della Repubblica di qualche anno fa. Mentre mi raccontava queste cose si è messo a piangere per due volte e io sono rimasto molto colpito.
D: Lei dov’era durante il periodo della guerra?
R: Io ero un idealista e volevo andare a fare la guerra civile in Spagna per aiutare il dittatore Franco, quindi quando avevo 18 anni mi sono arruolato volontario ma sono stato preso nell’esercito nel 1942 come alpino, nel IV Corpo d’Armata, come artigliere. Sono andato a fare la guerra in Jugoslavia e sono stato ferito mentre effettuavo una pattuglia il giorno 20 febbraio 1942.
D: Lei conosceva qualche ebreo?
R: Gli ebrei si nascondevano nei campi
D: Che ricordi ha delle persecuzioni razziali contro gli ebrei che ebbero luogo dopo l’8 settembre 1943?
R: dopo l’8 settembre 1943 l’esercito italiano fu sciolto e nel nord Italia fu creata la Repubblica di Salò che emanò un ordine di arruolamento obbligatorio per tutti i giovani. Io non aderii a quest’ordine per cui venni ritenuto disertore e fui internato nel campo di concentramento di Dachau. In seguito sono stato trasferito a Mauthausen e qui appena arrivato sono stato pestato a sangue dai soldati tedeschi. Poi mi hanno torturato legandomi al palo della tortura e mi hanno dato 56 frustate. Poi ho subito la tortura della scala della morte che consisteva in una parete rocciosa con 178 gradini da salire con una pietra sulle spalle. Chi arrivava in cima senza ruzzolare veniva fatto cadere apposta dalle SS. Quando sono caduto sono svenuto e mi sono risvegliato nei pressi del forno crematorio. Con le poche forze rimaste ho tracciato la sigla LP sul muro e hanno capito che non ero morto, quindi sono stato condannato alla camera a gas. Qui fortunatamente il gas non ha funzionato bene e mi sono finto morto, mi hanno sepolto in una fossa comune e sono stato ritrovato mezzo morto dagli alleati. Durante la prigionia ho visto due gerarchi nazisti, Himmler e Eichmann.
(Intervista raccolta il 25 gennaio 2006)
Wigwam® Clubs Italia
Direzione Nazionale
Via Porto, 8
I - 35028 PIOVE DI SACCO (Padova)
Tel. +39 049 9704413
Fax +39 049 9702221
info@wigwam.it
www.wigwam.it