Un brutto pasticcio: schiaffo ad agricoltori e cittadini
Se quanto votato venisse applicato sarebbe una presa in giro, dal momento che si prevede di esonerare dal pagamento per i contributi di Bonifica solo una parte della popolazione, coprendo questa minore entrata con i soldi prelevati dal fondo per la manutenzione delle opere. E’ bene ricordare che senza manutenzione non si prevengono i catastrofici effetti degli allagamenti e si pongono pesanti vincoli alla irrigabilità delle campagne e quindi al lavoro e al reddito degli agricoltori. Sarebbe invece necessario l’opposto e cioè , come si chiede da anni, maggiori finanziamenti per un piano straordinario di ammodernamento delle opere e degli impianti di bonifica .
Facciamo appello al Presidente della Regione Giancarlo Galan, al Presidente della quarta commissione consigliare Clodovaldo Ruffato e a tutti i Consiglieri regionali affinché da subito si riapra la discussione sulla nuova legge della Bonifica in Veneto. Le consultazioni erano state effettuate e si era arrivati alla fase finale. Bisognava avere il buon senso di non fare inutili accelerazioni che possono essere lette come vere e proprie provocazioni.
Si ricominci da lì e si arrivi entro marzo ad una proposta definitiva. Questa è la sede idonea per decidere le sorti delle Bonifica Veneta.
Dichiariamo la nostra disponibilità a sostenere il mondo della bonifica nella sua rappresentanza istituzionale, L’Unione delle Bonifiche, in tutte le iniziative tendenti a far emergere
l’ illegittimità di una parte di quanto votato.
Confederazione Italiana Agricoltori del Veneto