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Le sfide del 2007 per l’agricoltura

02/02/2007
“La nostra maggior preoccupazione per il 2007 riguarda l’acqua e le riserve idriche, visto che la prossima estate si preannuncia caratterizzata da particolare siccità. Ma particolare riguardo va anche alla bonifica, alle biomasse ed ai nitrati”. Così Guidalberto Di Canossa, Presidente di Confagricoltura Veneto, ha sintetizzato i temi chiave dell’annata agricola 2007, nel corso della conferenza stampa di inizio anno in cui è stato distribuito il glossario dell’agricoltura, giunto alla 6^ edizione.

“Il 2006 si chiude con un sostanziale equilibrio tra diminuzione della produzione ed aumento dei prezzi” ha continuato Di Canossa. “Ma - ha aggiunto - a preoccuparci maggiormente sono le variabili esterne".

In particolare, preoccupa il clima, sempre più caratterizzato da lunghi periodi di siccità da un lato e da piogge sempre più intense dall’altro. Altro fattore è la politica. “C’è un’inquietante incapacità di accogliere le nostre richieste “ ha detto il Presidente. “In particolare per la bonifica, perché la tendenza è di rendere pubblica l’attività dei consorzi, che invece è sempre stata privata, il che permette di avere una maggiore autonomia. Per non parlare della proposta, fatta in Consiglio Regionale Veneto, dell’esenzione dei contributi fino ad €.16,5, il che toglierebbe molte risorse ai Consorzi”.

Quanto alla bieticoltura, i toni non sono meno preoccupanti. “L’industria saccarifera ha investito troppo poco negli ultimi decenni, quindi il nostro Paese, accettando le indicazioni dell’Unione Europea, ha dimezzato la produzione, cosa che per il Veneto ha avuto esiti disastrosi” ha affermato Di Canossa.

Altro problema , la Direttiva Europea sui limiti all’utilizzo dei nitrati. “E’ troppo restrittiva per una regione come il Veneto, in cui, per esempio, per coltivare il mais servono almeno 300 unità per ettaro all’anno, laddove la direttiva fissa il tetto 210 unità”. A proposito di coltivazioni, Di Canossa ha sottolineato la grave crisi che si è verificata in Polesine durante la siccità. “La risalita del cuneo salino lungo il delta del Po ha letteralmente bruciato le risaie, con perdite che vanno dal 50 al 60% delle produzioni”.

Altro dato preoccupante, la diminuzione progressiva delle risorse finanziarie. “ Nel 2004 il bilancio regionale ha stanziato 195 milioni di euro per l’agricoltura, che nel 2005 sono scesi a 161, nel 2006 erano 144 e quest’anno sono ulteriormente scesi a 119. Insomma, in quattro anni, ci siamo trovati con il 45% delle risorse in meno “ha detto Di Canossa. “Noi vorremmo” ha aggiunto “che, se diminuiscono le risorse economiche, ci fosse anche una semplificazione della burocrazia”.

Nel sottolineare che nel mondo agricolo c’è una sostanziale compattezza di pensiero in merito ai temi predetti, in particolare sulla Bonifica, Di Canossa ha lanciato un appello al mondo politico. “Chiediamo alla politica di fermarsi e riflettere, perché si sta andando verso un punto di non ritorno. Inoltre” ha aggiunto “ci sarà senz’altro un grande lavoro per creare rapporti di collaborazione con la Regione Veneto.”





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