Paniere Istat, sughi pronti new entry in tavola (+ 5%)
06/02/2007
Con un aumento nei consumi del 5 per cento per un valore complessivo di 155 milioni di euro, l’ingresso dei sughi pronti nel paniere dell’Istat fotografa un cambiamento nelle abitudini alimentari degli italiani che spinge un numero crescente di cittadini a risparmiare tempo in cucina a favore del lavoro, della famiglia e dello svago, senza rinunciare però al consumo dei prodotti tradizionali della dieta mediterranea. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare il primo ingresso dei sughi pronti nel paniere dell’Istat per il calcolo dell’inflazione. Tra i sughi pronti a essere nettamente preferiti con il 73 per cento sono quelli derivati dal pomodoro da utilizzare - sottolinea la Coldiretti - come condimento per la pasta che si conferma il piatto preferito dagli italiani. Si tratta di una gamma di prodotti che ha integrato la classica offerta di pomodoro in scatola per il quale la spesa degli italiani per acquisti familiari è stata pari - precisa la Coldiretti - a 442 milioni per acquistare ben 545 mila tonnellate di pomodori in scatola o in bottiglia: ogni famiglia durante l'anno ha consumato ben 31 kg di pomodori trasformati e, a essere preferiti, sono stati nell'ordine i pelati (14 Kg), le passate (11 Kg), le polpe o il pomodoro a pezzi (5 Kg) e per ultimo i concentrati e gli altri derivati (1 kg). La tendenza ad acquistare prodotti alimentari a più pronto uso si evidenzia - conclude la Coldiretti - anche dal fatto che circa un quarto (24 per cento del fatturato totale dell’industria alimentare italiana è realizzato secondo Federlimentare dalla somma del cosiddetto tradizionale evoluto (sughi pronti, surgelati, piatti pronti ecc) e dai cibi ad alto valore aggiunto e ad elevato contenuto salutistico e di servizio per un valore di 27 miliardi di euro.
COLDIRETTI
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