Industria: in Veneto nuovo bando per le nanotecnologie
06/02/2007
Sullo sviluppo delle nanotecnologie in Veneto si stanno investendo circa 52 milioni di Euro, suddivisi in parti pressochè uguali tra lo Stato e la Regione Veneto. Il dato è stato riferito dall’Assessore regionale alle Politiche Economiche con delega all’Innovazione Tecnologica Fabio Gava, intervenuto alla Camera di Commercio di Padova alla presentazione di un Bando per la presentazione di progetti di ricerca industriale, sviluppo precompetitivo e formazione nel settore delle nanotecnologie, dotato di 15 milioni di Euro, che mette a disposizione l’ultima tranche dei 26 milioni stanziati dallo Stato nell’ambito degli Accordi tra il precedente Governo e la Regione Veneto. All’affollatissimo incontro partecipavano anche il Presidente di Unindustria di Padova Francesco Peghin ed il Presidente di Veneto Nanotech Luigi Rossi Luciani. Il nuovo Bando, che scadrà l’1 marzo prossimo, vedrà la presentazione di progetti su sei specifiche direttrici: metodi innovativi di nanofabbricazione e patterning su scala nanometrica; nanostrutture per sensori chimici e biochimici; metodi e tecniche per realizzare ricoprimenti nanostrutturati; sviluppo di particolari meccanici con leghe di metallo amorfo; sviluppo di nanocompositi con funzionalità mirate; nanotecnologie applicate al settore tessile e della concia. Gava, augurandosi che “i progetti di questo nuovo bando segnino un salto di qualità rispetto a quelli del precedente”, ha tracciato le linee di un cammino di sviluppo del Distretto Veneto delle Nanotecnologie che, dopo il successo della Nanofabrication Facility di Marghera e del Consorzio Civen tra le Università del Veneto per progettare e realizzare iniziative di ricerca, sperimentazione industriale e traferimento tecnologico nell’ambito delle nanotecnologie, si sta per arricchire di 3 nuove iniziative sul territorio. Si tratta del Laboratorio di Nanofabbricazione di Padova (presso il CNR) che punta a potenziare la capacità di ricerca dell’Università e del Distretto nel settore della micro e nano elettronica e della sensoristica; di “Nanocomp”, un centro studi per nanocomposti a matrice polimerica che si realizzerà a Vicenza; e di “Ecsin”, un centro per lo studio dell’impatto delle nanotecnologie sull’ambiente, la salute e la società che si realizzerà a Rovigo. “La costruzione del Distretto – ha tenuto a sottolineare Gava – si sta quindi realizzando attraverso un modello avanzato di governance, la cui visione politica sottesa risiede nella precisa convinzione che l’utilizzo dei prodotti a contenuto nanotecnologico anche nei settori manufatturieri cosiddetti maturi permetterà alle aziende con posizione di leadership nei settori tradizionali di adottare l’innovazione necessaria per rimanere competitive in un’arena sempre più allargata”. I settori industriali in cui il Veneto detiene una riconosciuta posizione di leadership coincidono infatti con quelli in cui è già presente l’applicazione delle nanotecnologie. Si tratta del settore dei materiali metallici; del tessile, abbigliamento e moda; dei materiali non metallici come prodotti chimici, fibre sintetiche, articoli di gomma e materie plastiche.
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