“Voti a perdere”
24/03/2006
ULTIMO APPUNTAMENTO PER SCHIO GRANDE TEATRO CON L’IRRESISTIBILE SATIRA DI ENRICO BERTOLINO - Pochi come Enrico Bertolino sanno fondere con intelligenza, raffinatezza e un innato umorismo satira politica e satira di costume. Tutti ingredienti presenti in “VOTI A PERDERE”, lo spettacolo del comico milanese che, martedì 28 marzo al Teatro Astra, chiude la stagione 2005>2006 SCHIO GRANDE TEATRO (dopo il rinvio dello scorso 16 marzo).
Un lavoro che, vista la vicinanza delle elezioni, calza a pennello, raccontando di una campagna elettorale. Verrà rispettato il clima di “par condicio”?
In “VOTI A PERDERE” Enrico Bertolino si sdoppia: diventa Luigi Berto e Pietro Lino, candidati a sindaco per i due Poli, in una città che forse somiglia un po’ a ogni città. I due candidati hanno la stessa faccia, ma sono diversi in tutto: uno disquisisce di “piattaforme programmatiche”, l’altro comunica fuori dallo stadio; uno fa ragionamenti contorti, l’altro viaggia con una cravatta nuova in borsa perché “se trovo una diga, la inauguro”.
Due Italie antropologicamente diverse si scontrano senza esclusione di colpi, in una sfida mozzafiato arbitrata dai sondaggi, che dominano la scena e misurano in tempo reale l’effetto di ogni azione politica o privata. Con un chiaro messaggio: non perdere la fiducia di andare a votare, nonostante il teatrino della politica dei giorni nostri.
E alla fine solo il pubblico potrà scegliere, con un voto nell’urna all’uscita del teatro.
INFO su programma e campagna abbonamenti:
www.teatrocivicoschio.it
CONTATTI: numero verde 800601171 - info@teatrocivicoschio.it
Un lavoro che, vista la vicinanza delle elezioni, calza a pennello, raccontando di una campagna elettorale. Verrà rispettato il clima di “par condicio”?
In “VOTI A PERDERE” Enrico Bertolino si sdoppia: diventa Luigi Berto e Pietro Lino, candidati a sindaco per i due Poli, in una città che forse somiglia un po’ a ogni città. I due candidati hanno la stessa faccia, ma sono diversi in tutto: uno disquisisce di “piattaforme programmatiche”, l’altro comunica fuori dallo stadio; uno fa ragionamenti contorti, l’altro viaggia con una cravatta nuova in borsa perché “se trovo una diga, la inauguro”.
Due Italie antropologicamente diverse si scontrano senza esclusione di colpi, in una sfida mozzafiato arbitrata dai sondaggi, che dominano la scena e misurano in tempo reale l’effetto di ogni azione politica o privata. Con un chiaro messaggio: non perdere la fiducia di andare a votare, nonostante il teatrino della politica dei giorni nostri.
E alla fine solo il pubblico potrà scegliere, con un voto nell’urna all’uscita del teatro.
INFO su programma e campagna abbonamenti:
www.teatrocivicoschio.it
CONTATTI: numero verde 800601171 - info@teatrocivicoschio.it
