Verso il fermo dell’autotrasporto dal 12 al 16 febbraio
“Non abbiamo potuto accettare la proposta del Ministro –prosegue Vendrame- perché non ci sono state fornite nessun tipo di garanzie: sui tempi di attuazione della riforma dell’autotrasporto; sulla sterilizzazione degli effetti del recupero del bonus fiscale; sulla riassegnazione delle risorse sottratte; sul contenimento del costo del lavoro nonché sulle modalità di recepimento della direttiva sull’orario di lavoro del personale viaggiante”.
“La Confartigianato Trasporti, assieme alle sei organizzazioni aderenti al CUNA, rappresentano qui in Veneto oltre 9mila aziende e sono in grado benissimo di garantire il pieno successo della protesa”.
Questo fine settimana sono già in programma assemblee e riunioni in tutte le province per organizzare la protesta. E, in particolare, i punti di informazione e osservazione che saranno stabiliti nelle zone nevralgiche della viabilità regionale. Questi presidi serviranno per informare gli autotrasportatori, in particolare quelli provenienti dall’estero, sui motivi della protesta e per garantire lo svolgimento corretto e senza incidenti delle manifestazioni. A tale riguardo le Prefetture e Questure di tutto il Veneto sono state preventivamente informate con richieste di incontro da parte delle nostre organizzazioni territoriali.
“Possiamo anticipare già da ora –conclude Vendrame- che faremo di tutto per garantire i servizi di trasporto essenziali come ad esempio i farmaci per gli ospedali e le case di riposo, il latte, i giornali quotidiani etc.”