“Alla scorsa Assemblea ANBI, la definii “concertazione progettuale”; in altri termini è la capacità di far seguire concrete proposte di intervento alle affermazioni complessive. In coerenza con tale obbiettivo –afferma Massimo Gargano, Presidente dell’Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni – rendiamo oggi note le necessità di aumento della capacità di invaso nei bacini artificiali ad uso irriguo. Al Governo, in particolare al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali, Paolo De Castro, chiediamo l’avvio di un confronto, perché il varo di un rinnovato Piano nazionale dei bacini è la strada maestra per garantire un equilibrato futuro idrico al Paese. Le piogge di questi giorni non devono trarci in inganno, perché a monte mancano cospicue riserve nevose e grandi sono le preoccupazioni per le disponibilità idriche nei prossimi mesi. Al Nord, le Organizzazioni Professionali Agricole sollecitano, assieme a noi, la sollecita convocazione delle “cabine di regia” presso le Autorità di Bacino; se il fiume Po, grazie alle piogge, è tornato in media con i livelli degli anni più recenti (per altro critici), è il lago di Garda a rimanere abbondantemente sotto i livelli stagionali ed anche il lago d’Iseo sta segnando una veloce discesa dell’altezza idrometrica. Il problema, però, è nazionale e per questo proponiamo 40 interventi, per un importo pari a € 1.082.871.109,00 da realizzare lungo la Penisola in sintonia con le comunità residenti.”
Scendendo nel dettaglio, gli investimenti più cospicui sono previsti in Puglia
(€ 384.500.000,00) seguita da Sicilia (€ 226.198.862,00) ,Piemonte
(€ 121.050.000,00) ,Sardegna (€ 92.167.247,42), Veneto (€ 71.495.000,00) ,Calabria (€ 71.100.000,00) ,Campania (€ 66.500.000,00) ,Marche (€ 42.700.000,00) ,Emilia Romagna (€ 5.160.000,00) ,Friuli Venezia Giulia (€ 2.000.000,00).
La regione con il maggior numero di interventi previsti è la Sicilia (n°10 in 4 province), mentre le opere più onerose sono previste in Puglia (serbatoio Palazzo d’Ascoli per € 207.000.000,00; serbatoio torrente Triolo per € 150.000.000,00) e Piemonte (invaso sul torrente Sessera per € 110.900.000,00).
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