Legge di tutela del paesaggio: contributo da Pro Loco venete
Quello della tutela e valorizzazione del territorio è un tema particolarmente attuale in relazione all’avvio da parte della Regione Veneto del Piano Paesaggistico previsto dal “Codice Urbani”. Una scelta che mette il paesaggio al centro della pianificazione del territorio e che mira a coniugarne lo sviluppo (economico, produttivo e infrastrutturale) con la necessità di tutelare l’ambiente tradizionale e di riqualificarne i segni distintivi. La Convenzione Europea del Paesaggio definisce infatti il paesaggio come “una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”. Il primo strumento per arrivare a definire il concetto di paesaggio è quindi la conoscenza e, di conseguenza, l’ascolto nei confronti di chi nel territorio vive ed opera. “Dovremo essere noi bravi - ha affermato sulla stampa Americo Restucci, ordinario di Storia dell’Architettura allo IUAV di Venezia e membro della Commissione di esperti individuata dalla Regione - a coinvolgere le piccole comunità, a far loro toccare con mano le caratteristiche di un paesaggio che si è perso nella mera logica dello sviluppo”. E se questo, come ha dichiarato Restucci, non può avvenire al di fuori del dialogo con tutti i gradini istituzionali, noi Pro Loco siamo qui per dare il nostro contributo, anche all’interno dell’Osservatorio che verrà istituito, con il bagaglio di conoscenza e con la forza del nostro radicamento sul territorio: un compito che si affianca sempre più a quello delle istituzioni pubbliche. Le Pro Loco potrebbero così esercitare un ruolo di “coscienza critica”, attraverso un’azione concreta di confronto nelle scelte delle politiche di sviluppo e di garanzia tra la continuità culturale e il mutamento sociale. La conoscenza della storia e dell’identità di un luogo sono indispensabili per operare scelte progettuali il più possibile condivise: in questo senso le Pro Loco sono anche il termometro di un territorio, oltre che la sua memoria storica.
Il patto stretto con la Sovrintendenza è già un passo concreto in questo senso. E, se da una parte la Sovrintendenza ha già al suo attivo - d’intesa con la Regione Veneto, la Provincia di Belluno e il Comune di Feltre - un "progetto-pilota" per la salvaguardia dei valori paesaggistici e ambientali del territorio di Feltre, credo che anche l’UNPLI possa mettere a disposizione la propria esperienza in questo settore per interpretare nella maniera più profonda la vocazione del territorio, senza bloccarne il progresso.
Fernando Tomasello
Vice Presidente UNPLI Veneto
Responsabile Dipartimento Cultura, Territorio Innovazione dell’UNPLI