Zucchero: l’ulteriore riduzione proposta non trova alcuna giustificazione per un paese come l’Italia che è il più avanzato in Europa nell’applicazione della riforma di mercato. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare la proposta della commissaria europea all'agricoltura Mariann Fischer Boel di ridurre temporaneamente del 12% le quote di produzione di zucchero. Secondo la Coldiretti l’Italia ha già contribuito alla riduzione della produzione comunitaria ed ora più competitiva la filiera. In provincia di Padova è il caso dello Zuccherificio di Pontelongo, per il quale sono attesi finanziamenti da oltre venti milioni di euro.

"L'Unione Europea non può chiedere altri sacrifici a chi ne ha già fatti parecchi per mettersi in regola con le ultime disposizioni. - afferma Paolo Martin, direttore di Coldiretti Padova - Migliaia di aziende agricole nella nostra regione stanno lavorando per assicurare una produzione bieticola di qualità, orientata ad una maggiore resa per ettaro, condizione indispensabile per essere competitivi sul mercato. Riteniamo pertanto necessario dare una certezza alle imprese che stanno affrontando notevoli investimenti per garantire standard sempre migliori al settore saccarifero.

Non dimentichiamo poi che nella nostra provincia è attivo uno fra i più importanti zuccherifici d'Italia, a Pontelongo. Quest'anno la produzione che fa riferimento allo stabilimento di Pontelongo è salita da 14 a 15 mila ettari, con un incremento significativo che ha premiato soprattutto le imprese orientate alla qualità e ad una migliore resa per ettaro. Il Veneto si conferma dunque la regione leader in questo settore, quindi non è possibile pretendere nuovi sacrifici da chi ne ha già fatti tanti. Anzi ci aspettiamo che siano garantiti gli investimenti per lo stabilimento padovano”.