Montagna: approvato accordo di programmazione negoziata
19/02/2007
E’ stato approvato a Roma dalla Commissione “Politica della Montagna”, di cui fa parte anche l’assessore veneto Oscar De Bona, l'accordo di programmazione negoziata tra Stato e Regioni per lo sviluppo locale delle montagne italiane. “Si tratta di un documento – spiega lo stesso De Bona - finalizzato a realizzare una strategia complessiva di difesa, conservazione e valorizzazione della natura, di sviluppo ecosostenibile e adeguamento infrastrutturale del sistema delle zone di montagna. Una strategia ispirata ai principi e agli obiettivi della Carta Europea della Montagna e del Trattato che adotta la Costituzione per l’Europa, con particolare riferimento allo sviluppo del turismo, fondato sulla valorizzazione dei beni culturali, archeologici e ambientali e alla tutela del paesaggio e con il rilancio dell’artigianato locale, delle attività agrituristiche e agro silvo pastorali tradizionali”. L’approfondimento tecnico-politico in merito alla realizzazione di un eventuale piano integrato per lo sviluppo territoriale delle aree montane era partito nel 2005 e ora si è arrivati alla definizione di questo accordo che individua alcuni assi di intervento che permettono alle singole Regioni di predisporre propri “Programmi integrati di sviluppo territoriale”, anche di interesse interregionale, attraverso i quali finanziare interventi specifici nel territorio montano. I principali settori d’intervento sono la salvaguardia e la valorizzazione del territorio e dell’ambiente naturale ed antropico; il miglioramento della qualità e della quantità dei servizi al cittadino; la promozione e il sostegno dello sviluppo economico; lo sviluppo e l’ottimizzazione della produzione, gestione e distribuzione dell’energia; la promozione e lo sviluppo di nuove tecnologie e reti immateriali. “In considerazione della necessità di investimenti specifici per la montagna, delle esigenze e del malessere di ampie zone montane venete che soffrono della difficile convivenza con vicini territori che hanno molte più risorse da investire – conclude De Bona – tutte le forze politiche devono fare in modo che lo Stato trovi adeguata copertura finanziaria per questo importante accordo”. Il coordinamento per l’attuazione dell’accordo è stato demandato a un Comitato paritetico nazionale composto da rappresentanti ministeriali, delle Regioni e dell’UNCEM, mentre gli aspetti tecnici saranno affrontati da una Cabina di regìa costituita tra Regioni e UNCEM.
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