Acconciatori ed estetisti: scompare in Veneto il libretto sanitario
La nuova normativa regionale, che ora dovr essere recepita da ogni singolo Comune, prevede l’obbligo della visita medica solamente al momento di ingresso nella professione e non tutti gli anni, come accadeva fino ad oggi.
“Siamo molto soddisfatti di questo provvedimento che ha “liberato” in veneto quasi 20mila persone tra titolari, soci e dipendenti di imprese operanti nei due settori. La situazione –commenta Anna Parpagiolla, Presidente delle estetiste del Veneto (oltre che nazionale) di Confartigianato- ormai era insostenibile. Da mesi giungevano alle nostre Associazioni provinciali, con sempre maggior frequenza, richieste di chiarimento sulla obbligatoriet o meno della tessera sanitaria. Ora finalmente è stata fatta chiarezza. Tutti gli addetti dovevano sottoporsi annualmente all’odiato “giogo” burocratico, nessuno escluso. Un assurdo spreco di tempo e denaro (il rinnovo costava mediamente 30 euro e faceva perdere almeno mezza giornata di lavoro). E chi non vi provvedeva per tempo era passibile di ammenda fino a cinquecento euro che poteva essere inflitta, a seguito di un verbale di infrazione, da qualsiasi forza pubblica (vigili urbani, carabinieri, vigili sanitari, N.a.s.).”.
“Da tempo -continua Gualfrando Velo, Presidente nazionale e regionale degli acconciatori di Confartigianato– si stava studiando una soluzione a tale problema, per giungere all’eliminazione di una formalit che anche gli stessi Enti (Comuni, Ussl, etc) giudicavano inutile. Nelle intenzioni la visita periodica doveva avere finalit di prevenzione ma non ha mai avuto elementi suffragati da prove scientifiche che ne potessero confermare l’efficacia”.
“Quindi –conclude Gualfrando Velo- accertato che la tessera sanitaria non perseguiva lo scopo per la quale era stata introdotta, è positivo che si sia scelto di eliminarla. Questo comporta un vantaggio immediato per tutti sia sui costi che sui tempi.”