Crescita record per l’industria veneta
“Il quadro tracciato dall’indagine VenetoCongiuntura – prosegue Tessari – ha via via mostrato segnali di recupero sempre più evidenti nel corso dell’anno, facendo registrare nell’ultimo trimestre una crescita record a tutti i livelli: +5,4% la produzione, +7,2% il fatturato, +5,7% gli ordini, +10,3% l’export.
L’industria regionale ha ripreso a correre, grazie soprattutto all’affermazione dei propri prodotti sui mercati internazionali, mettendo a segno risultati superiori sia al Nordest che al resto del Paese. Secondo i dati diffusi da Unioncamere italiana la crescita nel quarto trimestre 2006 è stata rispettivamente pari a +2,7% e +1,8%, ben inferiore a quella veneta.
Sono fiducioso anche per il 2007 – conclude Tessari -, per continuare a crescere il sistema Veneto ha bisogno di credere nel futuro con ottimismo e con energia.”
Anche nel quarto trimestre 2006 l’indagine VenetoCongiuntura ha fotografato l’andamento delle micro imprese, grazie alla collaborazione tra gli uffici studi di Unioncamere e Confartigianato del Veneto. Secondo la rilevazione condotta da Confartigianato su 750 imprese manifatturiere con meno di 10 addetti, il periodo ottobre-dicembre ha evidenziato una timida ripresa dell’attività produttiva. Su base annua la produzione industriale ha registrato un lieve incremento, pari a +0,6%, mostrando un incremento anche rispetto al trimestre precedente (+1,2%).
“Un dato molto confortante quello fatto registrare dal manifatturiero regionale nel quarto trimestre, che fa ben sperare per il futuro”. Questo il commento di Vendemiano Sartor, Presidente della Confartigianato del Veneto che sottolinea come l’eccezionalità del risultato sia da attribuire al tanto atteso passaggio in campo positivo delle imprese artigiane.
“Come abbiamo potuto rilevare più volte –prosegue Sartor -, il mondo della piccola impresa reagisce alle variazioni di tendenza con tre/sei mesi di ritardo rispetto alle aziende di più grande dimensione. Fenomeno questo, molto importante tanto in fase di difficoltà, in quanto ammortizza gli effetti negativi di crisi congiunturali, quanto in fase di crescita perché rafforza gli indicatori e soprattutto consolida la fiducia di imprese e famiglie”.
“I risultati raggiunti – conclude Sartor - sono frutto esclusivo dell’impegno degli imprenditori italiani e veneti in particolare che hanno saputo innovare, riprogettare e rendere più competitive merci e aziende. Ora però non debbono essere lasciati soli soprattutto gli artigiani. Per questo è necessario avviare senza esitazioni la stagione delle riforme strutturali indispensabili per liberare il Paese e le imprese dai vincoli che ne frenano lo sviluppo e la capacità competitiva”.
L’inversione di tendenza registrata nelle microimprese è stata accompagnata dalla nuova affermazione delle piccole e medie imprese. Secondo l’indagine condotta da Unioncamere del Veneto su un campione di 1.200 imprese con 10 addetti e più, l’ultimo trimestre del 2006 ha evidenziato un risultato molto positivo, con la produzione industriale che ha toccato quota +5,6% su base annua, grazie soprattutto al contributo delle grandi imprese (+6,5%). Buone anche le performance delle medie e piccole imprese con incrementi rispettivamente del +5,8% e del +5%.
Positivo l’andamento in tutti i settori. In particolare la produzione industriale ha registrato variazioni fortemente positive nel comparto delle macchine elettriche ed elettroniche (+8,9%) e della gomma e plastica (+6,2%) e della produzione di metalli e prodotti in metallo (+5,8%). In recupero il settore tessile, abbigliamento, calzature, che registra un +2,3% su base annua (+2,9% rispetto al trimestre precedente), e il settore delle altre imprese manifatturiere (dove prevale il settore orafo), che mettendo a segno un +4,8% hanno invertito la tendenza registrata nel trimestre precedente.
La produzione ha registrato segni positivi in tutte le province. Belluno conferma la sua posizione guida a livello regionale con ben un +9,5% su base annua, seguita da Venezia con un +7,4% e Verona con un +6,6%. La produzione industriale si attesta sul +5% a Vicenza e sul +4,9% a Padova, mentre raggiunge il +4,6% a Treviso. La provincia di Rovigo evidenzia valori inferiori alle altre realtà territoriali regionali, ma con un +2,6% migliora notevolmente la propria performance rispetto ai dati degli altri trimestri 2006.
Gli altri indicatori congiunturali
FATTURATO
Rispetto al terzo trimestre del 2006 l’aumento è stato pari a ben +7,2% rafforzando il trend positivo registrato nell’ultimo anno. La crescita è stata trainata dall’industria delle macchine elettriche ed elettroniche (+14,7%) seguita dall’industria della lavorazione di metalli e prodotti in metallo, della lavorazione minerali non metalliferi e della gomma e plastica con variazioni superiori all’8%. Più contenute ma ampiamente positive le performance degli altri settori di attività.
Molto positive le dinamiche per le imprese con almeno 10 addetti, che registrano un +7,6% su base annua. Sono le imprese di medie dimensioni quelle che crescono più significativamente (+9,3%), seguite da quelle di grandi dimensioni (+6,9%) e dalle piccole imprese, che registrano un +5,7%. Stabile il fatturato delle microimprese, con uno 0,3% su base annua e -0,1% rispetto al trimestre precedente.
ORDINATIVI
Continua e migliora il trend positivo degli ordinativi, con un +5,7%, trainati dal comparto delle macchine elettriche ed elettroniche (+9,2%). Tutti i settori hanno registrato performance positive, con risultati ottimi per il settore della gomma e plastica (+8,3%) e la carta, stampa ed editoria (+7,4%). Come per il fatturato, anche per gli ordini la performance delle medie imprese risulta la più brillante con ben un +7,7% su base annua. Le grandi imprese registrano un +5,6% negli ordinativi rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, mentre le piccole segnano un +4,1%. Stabili, invece, gli ordinativi delle microimprese (+0,3%).
EXPORT
Molto positive le performance per il fatturato estero. Le imprese con almeno 10 addetti hanno registrato un aumento delle vendite all’estero del +10,3% su base annua e ben un +16,5% rispetto al trimestre precedente.
Il settore trainante è quello della carta, stampa ed editoria che registra un +53% su base annua. Positivi i risultati in tutti i comparti, con variazioni a due cifre per l’industria delle macchine elettriche ed elettroniche, dei metalli e prodotti in metallo e della gomma-plastica.
Anche sull’export la performance migliore si registra per le medie imprese con +14,2% su base annua, contro il +8,3% delle grandi imprese e +5,7% delle piccole imprese.
OCCUPAZIONE
La situazione occupazionale veneta continua a restare incerta, anche se si intravedono alcuni segnali di ripresa. Su base congiunturale l’occupazione infatti ha evidenziato un lieve recupero, mettendo a segno un +0,6%, a fronte di una flessione su base annua dello 0,5%. Segnali positivi tuttavia si registrano nel settore delle macchine elettriche ed elettroniche, con un +2,6%, e nel comparto delle produzione metalli e prodotti in metallo con un +2,9%.
Sotto il profilo dimensionale si registra un incremento dell’occupazione solo nelle imprese di medie dimensioni, con un +0,5%, mentre le grandi imprese accusano un –1,3% e le micro un –1%.
Crescita record per l’occupazione extracomunitaria: rispetto al corrispondente trimestre 2005 il numero di occupati non UE è aumentato del +7,1% grazie al boom delle microimprese che hanno registrato un +20,8%. Buone le dinamiche dei settori delle macchine utensili (+18,8%), del legno e mobile (+14,5%) e delle macchine elettriche ed elettroniche (+10,7%).
PREVISIONI
Le previsioni per i prossimi sei mesi non si discostano da quelle riscontrate nel trimestre precedente, sebbene emerga qualche segnale di ottimismo. Il saldo tra le attese di incremento e le previsioni di decremento è aumentato di 1,3 punti percentuali per quanto riguarda la produzione (da 12,7% al +14%) mentre restano stabili le previsioni sul fatturato (+16% il saldo). Cresce la preoccupazione per gli ordini interni (da +15% al +12,3%), a fronte di un vivo ottimismo per gli ordinativi esteri (da +11,5% a +21%). Ancora qualche apprensione per un possibile aumento dei prezzi di vendita, (da +19% al 26% il saldo). Restano caute le previsioni sull’occupazione, dove il saldo tra le attese di incremento e le previsioni di decremento si è attestato a +0,6% per le microimprese e a +2,3% per le imprese con più di 10 addetti.
Fonte: Unioncamere del Veneto – Indagine VenetoCongiuntura
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