Ogm: anniversario Dolly; invenduti latte e carne da cloni
26/02/2007
Non c’è mercato per il latte, la carne ed i formaggio provenienti da animali clonati come dimostra la decisione della principale industria lattiero casearia degli Stati Uniti (Dean Food) di non utilizzare il latte prodotto da mucche clonate dopo che numerosi sondaggi hanno evidenziato la netta contrarietà dei cittadini americani. E’ quanto afferma la Coldiretti nell’ “anniversario” della clonazione della pecora Dolly, annunciata dieci anni fa dalla rivista scientifica Nature, mentre dalla Gran Bretagna è giunta la notizia che il governo Blair si appresta ad autorizzare la manipolazione genetica degli embrioni umani. La decisione del colosso agroalimentare statunitense è stata assunta - sottolinea la Coldiretti - nonostante il verdetto scientifico della massima autorità per la sicurezza alimentare negli Stati Uniti (Food and Drug Administration), abbia stabilito che non ci sono differenze tra mucche, maiali e pecore clonate rispetto agli animali tradizionali. La diffidenza dei consumatori riguarda anche l'Italia dove la netta opposizione agli ogm nel cibo emerge dall' “Indagine 2006 COLDIRETTI-ISPO sulle opinioni degli italiani sull'alimentazione” che evidenzia che ben tre italiani sui quattro (74 per cento) che esprimono la propria opinione sono convinti che i prodotti contenenti Organismi Geneticamente Modificati (Ogm) non facciano bene alla salute. I consumatori - precisa la Coldiretti - non sembrano quindi interessati ai “parenti” più o meno stretti della pecora Dolly alcuni dei quali sono stati ottenuti con la sperimentazione anche in Italia come il toro Galileo, la cavalla Prometea ed anche un muflone selvatico. Per evitare che dopo il via libera statunitense arrivino, senza saperlo, sulle tavole dei cittadini europei prodotti derivanti da animali clonati importati dagli Stati Uniti occorre introdurre immediatamente - conclude la Coldiretti - l'obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti come è già stato fatto per la carne bovina e per quella di pollo, ma non ancora per quella di maiale o per i formaggi.
COLDIRETTI