Principali novita' al sistema bancario
A lavorare sulle disposizioni, fino ad oggi aperte ad interpretazioni non univoche, e' stata la Direzione per l'armonizzazione del mercato e per la tutela dei consumatori.
Il decreto Bersani sulle liberalizzazioni, convertito in legge ad agosto, aveva infatti con chiarezza abolito i costi di chiusura dei conti, ma aveva lasciato aperta la questione dei titoli, più volte sollecitata dalle associazioni dei consumatori.
L'ultima parola e' quindi arrivata dalla Direzione che ha ritenuto come la disposizione originaria del decreto ''sia volta ad attribuire al cliente il diritto di recesso senza spese e penalità'' dei conti correnti, del conto titoli, del deposito, del bancomat e della carta di credito.
La Direzione ha inotre definito che l'adeguamento alle indicazioni di politica monetaria decise dalla Banca centrale europea non e' obbligatorio, ma una volta scelto di adottare le disposizioni della Bce, le banche devono obbligatoriamente variare sia i tassi attivi che quelli passivi in modo ''contestuale'' e ''con modalità tali da non portare pregiudizio al cliente''. Se insomma si variano i tassi sugli impieghi o sui mutui, devono essere allo stesso modo contemporaneamente variati anche i tassi sui depositi bancari. Un altro punto giudicato dalle associazioni dei consumatori come una vera e propria ''conquista'' a favore di un ''riequilibrio'', dei rapporti tra clienti e istituti bancari.
Il Presidente
Carlo Garofolini
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