Giornata dei Bed and Breakfast Veneti
Alla presenza di Luca Zaia, assessore regionale al Turismo e Vicepresidente della Regione Veneto, e di altri 4 assessori provinciali (Danilo Lunardelli per Venezia, Giuseppe Pison per Belluno, Dino Secco per Vicenza, Marzio Favero per Treviso), si è discusso soprattutto intorno all’imminente rinnovo del “Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo” (L.r. 33/2002), auspicando regole certe per l’emergente realtà dei B&B che - hanno tutti concordato - dovranno obbligatoriamente essere gestiti da residenti e nella propria dimora, nel rispetto delle regole e soprattutto di una qualità certificata dei servizi.
L’occasione è stata propizia per Zaia (fresco reduce dalla Borsa internazionale del Turismo - Bit di Milano) per ribadire la sua contrarietà contro ogni gabella che, imbrigliando Venezia (vedi per tutte la tassa sui pulman in stazionamento), rischi di creare ritorsioni negative su tutto il restante territorio regionale. Rispondendo alle recenti critiche sulla scarsa visibilità dello stand Veneto allestito in Bit, Zaia ha altresì fatto rilevare come contemporaneamente la Regione Veneto venga promossa su altri concomitanti eventi internazionali, in particolare tedeschi, verso un Paese cioè che rimane di gran lunga il più propenso alla vacanza veneta.
Sulle prerogative di una Regione che racchiude mirabilmente in sé gli aspetti turistici di mare, montagna, lago e città d’arte si sono successivamente soffermati gli Assessori provinciali, ponendo in risalto come l’offerta ricettiva debba necessariamente adeguarsi ad un mercato in forte cambiamento, con ospiti sempre meno fidelizzati, più veloci negli spostamenti, desiderosi più di conoscere e divertirsi che di riposare.
La risposta può allora venire anche dai bed and breakfast, che a prezzi più contenuti riescono a realizzare il connubio tra diversificazione e “familiarità” dell’offerta. Se si considera che oggi in Italia un B&B su 6 parla Veneto – informa Enrico Giorgiutti, Presidente regionale della categoria – ne consegue l’importanza, anche economica, di queste strutture nel variegato contesto della complessiva recettività turistica locale.
Molte la questioni comunque ancora sul tappeto affrontate dal folto pubblico dei gestori di B&B (e dei semplici cittadini intervenuti soprattutto per capire come aprire un Bed and Breakfast) nel botta e risposta finale con i relatori, che ha di fatto sancito la necessità di accordi comuni di collaborazione tra tutte le categorie in gioco, compresi gli agriturismi, rappresentati all’incontro dal Presidente Veneto di Turismo Verde, Giuseppe Gandin.
Al termine della manifestazione vi è stata la premiazione dei gestori di B&B distintisi per “spirito associativo”, che ha visto segnalati i seguenti Bed and Breakfast, distinti per provincia:
Belluno: Ciasa del Beo (Artemio Calligaro. Lozzo di Cadore)
Rovigo: Ca’ Zen (Maria Adelaide Avanzo. Taglio di Po)
Padova: Le Risaie (Antonio Cazzaro. Trebaseleghe)
Treviso: La Marignana (Giacomin Ondina. Mogliano Veneto)
Venezia: Villa Sorriso (Adriano Sensale. Venezia)
Il Pallino di Arianna (Barbara Stefanutti. Venezia)
Il Giardino di Giulia (Monica Ambrosio. Venezia)
Gli Angeli (Sonia Pisciutta. Venezia)
Verona: Casa Villa d’Arco (Roberto Girelli. Verona)
Vicenza: Villa Secula (Isabella Stauble. Longare).
In mattinata L’Assemblea generale annuale ABBAV - Associazione dei Bed and Breakfast, Affittacamere e Appartamenti ad uso turistico del Veneto, ha provveduto al rinnovo del Consiglio direttivo, che risulta oggi così composto: Imelda Baù (Padova), Stefano Calandra (Venezia), Alberto De Pazzi (Venezia), Enrico Giorgiutti (Venezia), Adriano Sensale (Venezia).