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Svarioni su Italia.it: Cavallino-Treporti scrive a Rutelli

07/03/2007
I gravi errori, le inaccettabili omissioni e i numerosi svarioni riscontrati sul sito Internet Italia.it per quanto concerne la promozione del territorio di Cavallino-Treporti hanno indotto il Sindaco Erminio Vanin a scrivere una lettera di disappunto al Vice Presidente del Consiglio dei Ministri Francesco Rutelli. Di seguito riportiamo il testo integrale: Illustrissimo Vice Presidente del Consiglio dei Ministri, a seguito dell’ampio risalto dato dalla stampa e dai media alla recente presentazione alla Bit di Milano dell’atteso portale del turismo “Italia.it”, con curiosità ed interesse mi sono affrettato a “visitare” quella che Lei stesso ha definito “una grandissima finestra dal Mondo sull'Italia”.

Dopo una rapida consultazione, alla ricerca in particolare delle risorse informative riguardanti il nostro territorio veneto, dapprima con grande stupore e poi con sconforto e disappunto, constatavo che del Comune di Cavallino-Treporti, in provincia di Venezia, nel sito non c’è traccia.

Lei dirà che si tratta di una svista alla quale si può porre rimedio, e sicuramente sarà così, ma mi creda, veder totalmente ignorato, cancellato dal “Sistema Paese” – altra Sua definizione – un Comune che annovera quasi sei milioni di presenze turistiche annue, collocandosi al secondo posto a livello nazionale tra le località balneari, che rappresenta il più importante distretto europeo per l’offerta turistica “all’aria aperta”, è un’omissione francamente inaccettabile!

Sempre alla Bit, Lei ha dichiarato che “ci sono tante cose da vedere ed esplorare in Italia, al di là degli itinerari consolidati e da oggi avranno tutti una finestra in questo portale”: ma Cavallino-Treporti da quel portale è stato sbattuto fuori dalla porta e nemmeno è riuscito ad entrarci dalla finestra.

La protesta dell’Amministrazione e degli operatori del turismo di Cavallino-Treporti per questo incredibile svarione è ancor più motivata dal fatto che proprio in quella stessa sede nella quale Lei ha presentato il nuovo sito Internet, venivano pubblicamente resi noti i giudizi dell’Adac, la prestigiosa associazione degli automobilisti tedeschi, che attribuisce alla nostra zona il primato di maggiore polo europeo del “plein air”, con la più alta concentrazione di aziende dotate di certificazione ambientale e di servizi di prim’ordine.

Nel portale “Italia.it” di queste aziende non c’è nemmeno un cenno, un link, una segnalazione…

Ma non basta: i nostri alberghi e ristoranti, grazie – si fa per dire – a “Italia.it”, sono addirittura finiti a Cavallino in provincia di Lecce e gli sparuti riferimenti alla nostra offerta turistica rimandano a quel Comune della Puglia, il cui nome solo in parte coincide con il nostro.

Credo, caro Ministro, che Lei possa comprendere la nostra profonda amarezza, anche alla luce delle risorse che, a quanto si legge, sono state utilizzate per la realizzazione del portale. La nostra Amministrazione Comunale, come molte altre, fatica di questi tempi a far quadrare i conti. Sappia che, dovendo innanzi tutto assicurare ai nostri cittadini una adeguata qualità dei servizi, possiamo destinare alla promozione turistica del nostro territorio la miseria di 40 mila Euro, che confrontati ai 40 milioni di Euro spesi per “Italia.it”, dove nemmeno ci siamo, fa apparire il tutto come una clamorosa presa in giro.

Voglia, dunque, accettare cortesemente l’invito che, anche a nome dei nostri operatori le rivolgo: venga a trovarci la prossima estate, le garantiamo che sarà nostro gradito ospite. Ma prima, mi raccomando, faccia aggiornare “Italia.it”, perché non vorremmo attenderla invano, mentre Lei, seguendo le indicazioni del portale, è costretto a vagabondare per le terre pugliesi senza trovarci.

In attesa di una Sua cortese risposta, voglia gradire i miei più distinti saluti.

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