Ambiente: Anbi e Lipu firmano a Roma protocollo d’intesa
Il protocollo d’intesa, che si articola in otto punti, prevede l’avvio di una collaborazione tra ANBI e LIPU con lo scopo di migliorare gli interventi sul territorio, effettuati dai Consorzi di Bonifica nelle aree ad alto valore naturalistico, rappresentate dalle trenta Oasi gestite dalla LIPU, dalle 172 aree “IBA” (aree importanti per la sosta e la nidificazione degli uccelli), dalle numerose zone umide individuate dalla Convenzione di Ramsar e dai siti di Rete Natura 2000, formati dai Siti di importanza comunitaria (SIC), nonché dalle Zone di Protezione Speciale (ZPS).
L’accordo prevede la realizzazione di documenti tecnici, condivisi da ANBI e LIPU, per l‘individuazione delle migliori attività gestionali da effettuare negli ambienti naturali e l’istituzione di un tavolo comune annuale, che si terrà entro il mese di dicembre, nel quale LIPU e ANBI analizzeranno e verificheranno le attività svolte durante i 12 mesi precedenti. Per dare attuazione e maggiore efficacia all’intesa, il protocollo verrà inoltre promosso ai diversi livelli istituzionali e operativi di Province e Regioni. Infine ANBI e LIPU avvieranno una campagna d’informazione nelle aree coinvolte dalla gestione dei Consorzi e di interesse LIPU, al fine di aumentare la sensibilità e le conoscenze delle popolazioni nei confronti del territorio e della natura.
“L’accordo rappresenta una svolta culturale – dichiara Giuliano Tallone, Presidente LIPU-BirdLife Italia – perché permette di cambiare il modo di vedere le bonifiche: da recupero di aree degradate o non utilizzate da destinare all’agricoltura ad un ruolo più evoluto, che contempli la conservazione della natura e della biodiversità. L’accordo avrà inoltre un importante aspetto operativo, perché porterà alla realizzazione di progetti tra le delegazioni e le Oasi LIPU e i Consorzi di bonifica, moltiplicando le numerose iniziative comuni già avviate in passato.”
“Il protocollo firmato – aggiunge Massimo Gargano, Presidente ANBI - testimonia la straordinaria modernità dei Consorzi di bonifica che, a partire dai compiti originari di salvaguardia idrogeologica del suolo e di gestione delle acque di superficie, hanno assunto nuove responsabilità di carattere ambientale. Tutelare la natura significa oggi valorizzare un fattore economico inestimabile del nostro Paese; sviluppare attività ecocompatibili, nel circuito virtuoso fra agricoltura e territorio, contribuisce a creare occupazione e ricchezza nel rispetto di quel protocollo di Kyoto, ancora largamente disatteso.”