APA: ecco le richieste di Confagricoltura Vicenza
“Con il sistema elettorale esistente, che attribuisce ad ogni socio APA un voto, non tenendo conto del numero dei capi allevati nella propria azienda, un allevatore che ha un solo capo conta come un’azienda da latte che ha 300 mucche, con diverse strutture ed esigenze - ha dichiarato Paolo Sordo, Direttore di Confagricoltura Vicenza - Pertanto, chi gestisce le deleghe di rappresentanza può decidere le strategie senza il consenso di aziende importanti creando, di fatto, i presupposti per la fine di una struttura che era riuscita, negli ultimi anni, a fornire un servizio efficiente alle aziende del territorio”.
Confagricoltura Vicenza chiede inoltre, a tutte le aziende della zootecnia vicentina, di lavorare al superamento dei tanti problemi economici esistenti, cercando di mantenere intatte le strutture che funzionano e i funzionari competenti al loro posto.
“Siamo disponibili a rientrare nella gestione APA, con le nostre aziende, a patto che le parti in causa accettino di rivedere il sistema elettorale e di programmare le iniziative associative solo in funzione di una vera soddisfazione dell’allevatore, non certo per la creazione di un nuovo centro burocratico” ha concluso Paolo Sordo.
In un momento di particolare importanza per il settore lattiero-caseario, che vede avvicinarsi la scadenza del regime delle “quote latte”, Confagricoltura Vicenza, in linea con quanto espresso a livello nazionale, è contraria ad ogni tipo di modifica al sistema attualmente in vigore e che ha permesso agli allevatori di ottenere un reddito equo, sviluppando nuove strategie aziendali.