Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

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la sfida mondiale dei vini bianchi tipici del Veneto

03/04/2006
Garganega, Prosecco, Trebbiano di Soave, Vespaiola, Durella, Trebbiano di Lugana, Pinella: sono i nomi di vitigni autoctoni bianchi che affondano da molti secoli le loro radici nel territorio del Veneto, soprattutto collinare. Dalle loro uve, e da quelle di vitigni nati in terra veneta, ma “creati” in epoca recente come il Manzoni Bianco, si ottengono vini – ricorda il vicepresidente della Giunta regionale – che si collocano ai vertici mondiali della qualit e del gradimento dei consumatori, alternativi e concorrenziali con quelli che si ricavano dai cosiddetti vitigni internazionali.

Basta pensare ai tre più famosi e diffusi bianchi del Veneto: il Soave, “classico vino bianco d’Italia” “con la tradizione dentro”; il Prosecco Conegliano – Valdobbiadene; il Bianco di Custoza. Sono vini che si identificano con il territorio dove si producono, capaci di esprimerne la storia, la tradizione, l’anima stessa: vini che continuano a crescere, con la giusta attenzione ad un mercato difficile, consapevoli di avere le carte in regola per stare a testa alta in un panorama affollato, ma spesso “anonimo”. E il consumatore di ogni continente li apprezza infatti sempre di più, perchè ha scoperto il piacere della variet e del territorio, dei sapori diversi, delle sfumature che arricchiscono il piacere della tavola e della degustazione.

Il panorama dei vini bianchi autoctoni del Veneto è vastissimo, e non a caso è questa la tipologia prevalente, sia nel contesto delle D.O.C. e D.O.C.G. (quasi il 61 per cento per cento dei vini a Denominazione d’Origine veneti sono bianchi), sia nell’ambito delle I.G.T. (sono vini bianchi oltre il 55 per cento del totale). Si tratta di produzioni enologiche – afferma il vicepresidente della Giunta veneta – capaci di proporsi con il loro sapore particolare e personale, che si richiama alla tradizione, ma che sa esprimersi anche in forme assolutamente moderne, rispetto a vini mondializzati, strutturati spesso nella stessa maniera, ottenuti dai medesimi vitigni, talora resi identici dalla tecnologia.

Per chi li vorr assaggiare, il prossimo Vinitaly, in programma alla Fiera di Verona dal 6 al 10 aprile, sar un’occasione straordinaria. Ogni giorno, infatti, nello stand istituzionale del Veneto, l’Uvive (unione dei Consorzi dei vini veneti a D.O.C.) organizzer specifici assaggi guidati. Questo il calendario delle degustazioni.

Giovedì 6 aprile, alle ore 14,30: Bianco di Custoza Superiore; alle ore 16: Colli Berici Garganego.

Venerdì 7 aprile, alle ore 11: Garda Garganego; alle ore 16,30: Colli Euganei Serprino; alle ore 17,30: Soave Superiore DOCG.

Sabato 8 aprile, alle ore 10: Vicenza Garganega; alle ore 11: Colli di Conegliano Bianco; alle ore 12,30: Soave Superiore DOCG; alle ore 14,30: Gambellara Classico; alle ore 16,30: Breganze Vespaiolo.

Domenica 9 aprile, alle ore 10: Arcole Garganego; alle ore 11: Bianco di Custoza; alle ore 12,30: Prosecco Conegliano Valdobbiadene tranquillo; alle ore 16,30: Soave Classico.

Per partecipare alle degustazioni è necessario prenotarsi allo stand della Regione del Veneto (Padiglione 4, settori E4 – D4).

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