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Comitato bilaterale per la sicurezza

14/03/2007
Si chiama Cobis (Comitato bilaterale per la sicurezza) ed è un organismo formato dalle associazioni di categoria che rappresentano le imprese artigiane(Confartigianato, Cna, Casa) e dalle organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil). Ha diversi scopi ma un unico, decisivo, obiettivo: tutelare e promuovere la salute e la sicurezza del lavoro in azienda. Il Cobis, (al vertice di un sistema articolato in strutture territoriali) è stato presentato ufficialmente a Mestre, durante un incontro al quale hanno partecipato il comitato, le rappresentanze territoriali di imprese e lavoratori e altri soggetti pubblici attivi nell’ambito della prevenzione degli infortuni sul lavoro (Regione Veneto direzione prevenzione, Inail Regionale, Spisal).

“Il passaggio fondamentale, che abbiamo cercato di compiere, – ha detto il prof. Giovanni Martinengo, coordinatore per le organizzazioni artigiane -è stato quello di assecondare la tendenza a rendere i lavoratori soggetti attivi dei processi di sicurezza sul lavoro. Per questo è decisiva la collaborazione tra le associazioni che rappresentano le piccole imprese e quelle dei lavoratori”.

“Concordare un modello di regole per la sicurezza sul lavoro applicabile – commenta Vendemiano Sartor Presidente regionale di Confartigianato- al difficile assetto dimensionale delle aziende artigiane. Questo l’importante obiettivo che le parti imprenditoriali e sindacali del Veneto si sono poste. La questione ha origine da un quadro normativo nazionale e comunitario incentrato su un modello di relazioni sindacali per la sicurezza applicabile nelle aziende medio-grandi, ma che trascura le caratteristiche intrinseche della piccola azienda. L’intesa interconfederale nazionale, pur contenendo alcuni elementi positivi, doveva essere adattata al sistema di relazioni sindacali e contrattuali già in vigore da tempo nella nostra regione”.

“Lo schema che presentiamo alla Regione e al Servizio Pubblico della Prevenzione – conclude Sartor- è un elaborato originale che tenta di soddisfare le peculiarità di un tessuto di microimpresa diffusa (la media fornisce un dato di 3,5 addetti per azienda).

Al di là dell’impegno che i soggetti del sistema potranno profondere, qualsiasi istituto finalizzato alla promozione della cultura della sicurezza nei posti di lavoro può considerarsi completo solo con un costruttivo rapporto con le istituzioni pubbliche incaricate di seguire i temi della sicurezza e della prevenzione”.

Il Cobis (Comitato paritetico regionale bilaterale per la sicurezza),

ha un compito decisivo: gestire per conto delle imprese e dei lavoratori tutte le problematiche legate alla salute nelle aziende artigiane “manifatturiere” (escluse quelle edili). Si tratta di un organismo bilaterale, sorto in ambito artigianale il cui funzionamento è molto semplice. Mira a dare piena attuazione al Decreto Legislativo 626/94 e alle successive modifiche ed integrazioni attraverso l’individuazione di Responsabili territoriali dei lavoratori per la sicurezza (denominati Rtls), che avranno il compito di verificare se in azienda vengono rispettate le norme previste dalla legge ma anche di aiutare e favorire l’applicazione delle regole e segnalare opportunità o iniziative in favore della sicurezza. Complessivamente nel Veneto sono 18. Per quanto riguarda le imprese sono stati già costituiti gli Sportelli territoriali per la sicurezza, attivati presso le sedi delle organizzazioni dell’artigianato, che hanno il compito di dialogare con il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e fornire tutte le informazioni utili. Per quanto riguarda la Confartigianato del Veneto tali sportelli sono pronti a partire su tutto il territorio regionale.

Il Cobis., tra l’altro, avrà anche compiti conciliativi sulle questioni relative alla rappresentanza in tema di sicurezza, oltre a svolgere un’attività di sostegno e formazione per fare in modo che tutte le imprese siano adeguatamente in linea con le esigenze di un lavoro sempre più sano e sicuro.

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