Maltempo e freddo in arrivo
Tuttavia che in campagna è grande la preoccupazione per le annunciate gelate che rischiano di determinare danni notevoli alle coltivazioni che si trovano in una fase di crescita avanzata a causa dell'andamento climatico anomalo che ha provocato nelle piante fioriture anticipate particolarmente sensibili. L’inverno piu’ caldo degli ultimi due secoli secondo le rilevazioni dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Cnr ha favorito - sottolinea la Coldiretti - la ripresa dell’attività vegetativa delle piante che sono in maggioranza già fiorite come nel caso di ciliegi, susini, peschi ed albicocchi mentre per melo e pero la fioritura avverrà a breve. L’arrivo di freddo e gelo con il nucleo di aria proveniente dalla scandinavia, che investirà l'Italia, a partire proprio dalle regioni frutticole del Nord come Trentino, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna, rischia di far cadere gemme e fiori riducendo le produzioni delle piante da frutto.
Se la colonnina di mercurio rimarrà particolarmente bassa per alcuni giorni a rischio sono anche - continua la Coldiretti - verdure e ortaggi che sono maturati con settimane di anticipo e contemporaneamente: dai carciofi a tutte le insalate a pieno campo, lattughe, scarole, indivie. A preoccupare è anche il vento forte per i danni che può provocare alle strutture aziendali agricole come le serre e soprattutto l’eventuale arrivo della grandine che provoca danni irreparabili ai prodotti.
Un strumento di difesa contro i capricci del tempo - precisa la Coldiretti - è l’assicurazione che può aiutare a contenere i danni di natura economica in caso di raccolti “danneggiati” dal clima pazzo, come gelo, grandine, brina, eccesso di pioggia, vento forte e siccità. Dal 1 gennaio 2007 lo Stato ha ridotto sostanzialmente indennizzi per i danni causati nelle campagne dal verificarsi di eventi calamitosi, mentre è possibile beneficiare di un sostegno alla stipula delle assicurazioni. Una strada che - conclude la Coldiretti - va incentivata con maggiormente convinzione affinché si trasformi in un opportunità piu’ diffusa in agricoltura costretta a confrontarsi con cambiamenti climatici che rappresentano una nuova sfida per le imprese.
La caduta della pioggia per essere efficace e ristabilire le riserve idriche deve avvenire - precisa la Coldiretti - in modo costante e durare nel tempo. Una esigenza poiché fiumi, laghi e bacini si trovano al di sotto delle medie storiche degli ultimi cinquanta anni su livelli che fanno temere il rischio siccità per la prossima stagione estiva quando le piante avranno bisogno dell’irrigazione per crescere.
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