Nasce l’Associazione dei Comuni confinanti col Trentino
29/03/2007
Hanno dato vita ad all’Associazione dei Comuni confinanti, le 48 amministrazioni comunali che per la loro posizione geografica a cavallo fra Veneto, Lombardia e Trentino Alto-Adige, risentono della discrepanza politico-economica fra il sistema ordinario e quello dell’autonomia trentina. L’iniziativa è partita da Marco Scalvini, sindaco di Bagolino, paese di quattromila anime in provincia di Brescia, che ha convocato a Pedavena, nel bellunese, i colleghi dei piccoli comuni di Veneto e Lombardia, con l’obiettivo di intraprendere un’azione forte e concreta per il riconoscimento politico ed economico delle comunità confinanti, da Bormio a Recoaro Terme, da Cortina d’Ampezzo ad Asiago. “E’ un consenso unanime espresso non per volontà politiche di schieramento, ma costruito sulla serietà e concretezza necessarie per affrontare i problemi di tutti i giorni – ha dichiarato Marco Scalvini, promotore dell’assemblea di Pedavena, che ha poi dato vita all’associazione – E’ una forte prova di unità che i comuni lombardo-veneti danno all’esterno, con il solo obiettivo di difendere e tutelare i diritti delle nostre comunità ed affrontare l’emigrazione dei cittadini, delle aziende e dei capitali, per arginare infine, la fuga in Trentino delle nuove generazioni”.
La neo associazione ha già convocato per sabato 21 aprile, a Recoaro Terme, una seconda assemblea che vedrà i sindaci impegnati nella nomina di cinque rappresentanti dei comuni confinanti (uno per provincia d’appartenenza) e di un coordinamento cui affidare la gestione dei contatti con il Governo ed i Ministeri competenti.
Dall’assemblea di Recoaro, uscirà un documento di costituzione, con finalità ed obiettivi, ed il programma delle iniziative da intraprendere per ottenere la modifica dell’art.709 della legge 296/2006, che pur riconoscendo il disagio territoriale dei comuni confinanti con le province autonome, distribuisce i fondi a loro destinati indistintamente a tutti i comuni.