Vino: ancora discriminazioni fiscali inopportune
Lo stato dell’arte vede nella maggior parte dei Paesi non produttori la presenza di un’accisa diversa da zero per il vino e maggiorata per gli spumanti ritenuti beni di lusso.
Il nuovo aumento delle accise in Gran Bretagna di 5 pence per i vini fermi e di 7 pence per gli spumanti, a parere di Confagricoltura, è l’ennesimo caso di politica fiscale discriminatoria, che tende a svantaggiare le produzioni importate e per questo considerate “non proprie” della cultura alimentare del Paese ( l’aumento della birra p stato solo di 1 pence).
“ La Commissione – conclude l’Organizzazione agricola – dovrebbe perseguire l’obiettivo dell’armonizzazione delle accise e contribuire così ad avere un livello accetabile, basso e limitato in uno stesso range per tutti i paesi comunitari. Un livello di tassazione molto elevato può rendere l’acquisto di vino proibitivo e favorire il decremento dei consumi. ”