Cinema: arriva Mr.Bean’s Holiday
Allora Mr. Bean prende l’Eurostar per Parigi e filma tutto con la sua nuova videocamera. E già da lì iniziano i guai, perché Mr. Bean, convinto di essere diretto alla Gare de Lyon, si infila invece nel taxi prenotato da un altro passeggero, arrivando a tutt’altra destinazione. Allora il Nostro si arma di bussola, seguendo pedissequamente le indicazioni, senza curarsi se, per seguire il percorso in linea d’aria, deve montare su panchine dove la gente è seduta o deve camminare in piena strada, causando non pochi problemi al traffico. Del resto, i fans di Mr. Bean sanno bene che per lui la soluzione migliore non è quella più logica…
Finalmente giunto alla Gare de Lyon, Mr.Bean si concede un pranzo, in un ristorante che poi si rivelerà essere di gran lusso, venendo servito dal Maitre che non parla altro che francese (interpretato nientemeno che da Jean Rochefort il quale è, in Francia, uno dei più famosi attori caratteristi.)
Poi, terminato – se così si può dire – il pranzo, durante il quale Bean non ha certo dato un esempio di savoir-faire, chiede ad un altro viaggiatore di riprenderlo mentre sale sul treno per Cannes. Bean non sa che l’uomo è Emil Duchesvsky, un regista cinematografico russo che sta andando a Cannes perché membro della giuria del Festival. Emil gli fa questo favore, ma nella confusione delle riprese, viene lasciato sulla piattaforma accanto ai binari mentre il treno lascia la stazione, mentre il figlioletto Stephan è rimasto a bordo del treno. Mr.Bean e Stephan si incontrano e nasce tutta una serie di equivoci, visto che nessuno parla la lingua dell’altro. I due scendono alla prima stazione per aspettare Emil, ma il treno successivo è un espresso e Emil va direttamente a Cannes. Quando Mr. Bean e Stepan salgono su un altro treno, Mr. Bean lascia soldi, biglietto e passaporto a terra. I due vengono buttati giù dal treno perché senza biglietto e lasciati smarriti e senza un soldo, ma con la videocamera sempre appresso.
Emil, il padre di Stepan, denuncia Mr. Bean alla polizia che, per trovare suo figlio, organizza una caccia all’uomo su tutto il territorio nazionale, diffondendo le foto di Mr.Bean ripreso dalle telecamere della stazione. Inutile dire che Mr.Bean sfoggia, nelle foto, una delle sue espressioni da “faccia di pongo”, il che rende tutto molto inquietante agli occhi di chi guarda, facendo pensare che Stephan sia incappato in chissà quale malintenzionato…
Ma Mr.Bean non è un pericolo per Stephan, anzi i due fanno amicizia e grazie all’ingegno di Mr.Bean, che giunto in un mercatino si mette a ballare - in maniera tutta sua, ovviamente - sulle musiche dei venditori di cd, mimando improbabili spettacoli con sottofondi che vanno dal rap alla lirica, suscitando la curiosità dei passanti che lo inondano di monetine, così i due risolvono il problema di mettere qualcosa sotto i denti e di acquistare un biglietto per un pullman. Solo che, sull’atto di salire, il biglietto di Bean vola via e finisce incastrato sotto la zampa di una gallina la quale, manco a dirlo, viene caricata su un furgone. Così Bean prende una bicicletta e inizia a rincorrere il furgone.
Senza Stepan, perso nella vasta campagna francese, Mr. Bean fa l’autostop in direzione sud. Nella notte arriva in un paesetto e si addormenta sotto un carro di fieno. Al risveglio, Mr.Bean non crede ai suoi occhi: crede di trovarsi in un perfetto paese francese, interrotto dall’arrivo di carrarmati e di soldati; in realtà è il set di una pubblicità per lo yogurt. Il regista è il narcisista filmmaker americano Carson Clay (interpretato nientemeno che da Willem Dafoe), che si sta guadagnando un po’ di contanti prima di mettersi in viaggio per partecipare a Cannes alla premiere del suo Playback Time, film poliziesco inutilmente e improduttivamente introspettivo
destinato ai cinofili, interamente prodotto, diretto, presentato ed interpretato da Carson Clay.
Mr. Bean rimedia un passaggio dall’attricetta Sabine, che ha recitato la parte della cameriera nello spot per lo yogurt e sta andando a Cannes all’anteprima di Playback Time, nel quale ha interpretato un piccolo ruolo. Ad una stazione di servizio sull’autostrada Bean si riunisce a Stepan e, nella notte, i tre viaggiano insieme verso sud. All’arrivo a Cannes, vedono un notiziario straordinario in TV: Mr. Bean è un uomo ricercato, tutta la Francia sta cercando sia lui che Stepan. Davanti a loro ci sono dei blocchi stradali. Devono superarli per arrivare alla presentazione in anteprima di Playback Time e riportare Stepan a suo padre, senza che Bean venga arrestato.
Travestiti da madre e figlia di Sabine, (con un Mr.Bean in occhiali geometrici e cuffia bianca, ricordando un po’ Lina Wertműller), Mr. Bean e Stephan riescono a passare, ma con un unico invito solo Sabine può entrare alla premiere. Così Bean e Stepan si introducono furtivamente dal retro. Playback Time sta annoiando il pubblico a morte, in più Sabine resta delusa perché quel vanesio di Carson Clay ha tagliato la scena in cui lei appariva. Ma poi il film prende un andamento inaspettato…non certo per un’intuizione del regista, ma per l’intervento di Mr.Bean che, nascondendosi dalle guardie nella sala di proiezione, comincia a proiettare sul grande schermo le sue riprese video per reinserire Sabine nel film.
E allora il film, così rimaneggiato, fa risvegliare l’attenzione del pubblico, conquistato dalla fresca bellezza di Sabine e dalle buffe smorfie di Mr. Bean – e il bello è che le immagini sembrano proprio costruite sull’audio del film! –. Finché Mr.Bean, raggiunto dalle guardie, cerca di scappare ritrovandosi in realtà sul palco, dove poi lo raggiunge Stephan il quale è chiamato a gran voce dal padre, che assiste in platea al film. Carson Clay è furioso per il “fuori programma”, ma poi, di fronte alla standing ovation del pubblico, si mette ad abbracciare i “protagonisti” e si prende i meriti del film che viene salutato come un classico senza precedenti, Sabine viene festeggiata come una star e Stephan ritorna dai suoi genitori, ovviamente felicissimi.
E Mr. Bean? Sgattaiola via dai festeggiamenti e va sulla spiaggia. Sulla riva del mare si tira su l’orlo dei pantaloni e sorride: alla fine la sua vacanza può iniziare.
“Mr.Bean’s Holiday” , diretto da Steve Bendelack, è presentato dalla Universal Pictures, in associazione con Studiocanal, è prodotto da Working Title in associazione con Tiger Aspect Pictures.
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