Post Vinitaly: trend positivo per i vini vicentini
All’indomani della 41^ edizione del Vinitaly, Confagricoltura Vicenza conferma la tendenza positiva, consolidatasi negli ultimi quattro anni, per il settore enoico vicentino, che conta 13.455 aziende vitivinicole per una produzione di vino pari a 1.377.520 ettolitri (10,8% da tavola, 57,8% IGT, 31,4% DOC).
All’esposizione internazionale appena conclusa hanno suscitato forte interesse i vini DOC del vicentino (“Gambellara”, “Breganze” ed in generale il marchio “Colli Berici”) creando un certo ottimismo fra i produttori vitivinicoli che, in linea con le tendenze nazionali, registrano già buone performance nelle esportazioni, soprattutto nella fascia di prezzo compresa fra i 5 ed i 15 euro.
Per Paolo Sordo, Direttore di Confagricoltura Vicenza, nonostante i segnali positivi riscontrati, la cautela è d’obbligo: “Nel mercato vinicolo permangono alcune insidie, quali la sovrapproduzione mondiale e la conseguente necessità di ricercare nuovi mercati. C’è, inoltre, la costante esigenza di investire in marketing e comunicazione, soprattutto nel momento in cui il vino è incolpevole vittima delle campagne contro l’abuso di alcol”.
In merito alla diatriba sul nuovo nome che dovrà sostituire la tradizionale denominazione “Tocai”, la posizione di Confagricoltura Vicenza è chiara: “E’ necessario che la Regione Veneto convochi con urgenza tutti i Presidenti dei Consorzi di Tutela per costruire insieme un piano strategico di promozione e di rilancio del più conosciuto vino veneto, al fine di evitare che produttori ed istituzioni percorrano strade diverse. Di fronte ad un mercato estero sempre più competitivo, questo è un pericolo che non si può correre”.
L’ormai tradizionale appuntamento di Confagricoltura Vicenza con i mass-media sulle prospettive del settore vitivinicolo vicentino si è svolto, quest’anno, nell’azienda “Tommaso Piovene” a Toara di Villaga.