Con eco-occhiali e zainetto-bio nasce look a impatto zero
12/04/2007
I primi occhiali con montature in ecoplastica vegetale e zainetto in biojeans per il look del numero crescente di giovani che vuole adottare uno stile di vita etico ed ecologico con il minor impatto possibile sull’ambiente circostante. Sono queste le innovazioni presentate in anteprima mondiale al Forum internazionale della Coldiretti “Territorio e Clima: prospettive e soluzioni per l’energia del futuro” che confermano la sensibilità della moda giovanile nel raccogliere le nuove tendenze provocate dagli allarmi sui disastri ambientali per colpa dei cambiamenti climatici evidenziati nel rapporto Ipcc dell’Onu. Le prospettive apocalittiche per il futuro del pianeta vedono emergere, soprattutto tra i più giovani, nuove sensibilità e attenzione a stili di vita più rispettosi dell’ambiente e al risparmio energetico. E proprio ai ragazzi del terzo millennio che non vogliono rinunciare agli accessori sono dedicati - prosegue Coldiretti - i nuovi eco-occhiali da sole, nati con la collaborazione di Novamont e Confartigianato Veneto, con le prime montature al mondo realizzate con plastica di origine vegetale e forgiati dagli artigiani locali, famosi nel mondo nella produzione di occhialeria di gran classe. A completare il look a impatto zero - sottolinea la Coldiretti - arriva anche lo zainetto in biojeans marcato “made in mais”, comodo per il computer portatile, ma anche per i libri di scuola. Oggetti destinati a diventare “cult” tra le nuove generazioni e che completano - sottolinea la Coldiretti - la linea di abbigliamento con abiti in tessuto di mais, antiallergici, ideali per l’estate, freschi, leggeri e di colori luminosi, facili da lavare a mano e asciugabili in breve tempo. Una collezione d’avanguardia denominata “Zoomorfic” è stata presentata dall’eco-designer Franco Francesca, il primo stilista a utilizzare esclusivamente tessuti naturali e biodegradabili. Capi di vestiario - sottolinea la Coldiretti - che consentono anche un notevole risparmio di energia in quanto in lavatrice si lavano a basse temperature e non hanno bisogno del ferro da stiro. Al Forum sono sfilati alcuni di questi capi in tessuti naturali, dai pantaloni molto larghi e comodi alle polo t-shirt, tutti realizzati interamente con una fibra derivata al 100 per cento da risorse rinnovabili, come il granoturco. Dal chicco di granoturco, infatti, è stato separato l’amido che è stato trasformato in zucchero dalla cui fermentazione si è ottenuto l’acido lattico che ha fornito il polimero per ottenere la fibra Ingeo. L’utilizzazione di prodotti agricoli per capi di vestiario e accessori risponde alla necessità di una decisa svolta verso comportamenti più sostenibili dal punto di vista ambientale, che possono essere alla portata di tutti, grazie alle innovazioni in campo agroalimentare destinate - conclude la Coldiretti - a rivoluzionare la vita dei cittadini anche nel look, oltre che nelle case, o nei giochi dei più piccoli, con effetti per la salute, la difesa dell’ambiente dall’inquinamento, la sicurezza dei cibi e il risparmio energetico.
COLDIRETTI