L’Alto Adriatico sta bene
16/04/2007
Un mare che, nonostante tutto, è in buona salute, che sulle coste venete non presenterà, quest’anno, il fenomeno delle mucillagini, mentre ci saranno sul golfo di Trieste e pure nelle coste slovene, dove è stata riscontrata una forte presenza di meduse, anche se la presenza di questa specie di animali è indice di buona qualità dell’acqua. Appena sufficiente, invece, il giudizio sulla qualità dell’acqua alle foci dei grandi fiumi, specialmente il Bacchiglione ed il Brenta. Poi ci sono stati alcuni fenomeni curiosi, come l’avvistamento di ben 30 delfini alla Foce del Po. Parliamo dell’Alto Adriatico, le cui condizioni sono state oggetto di un convegno finale del Progetto “Int3”, realizzato da ARPAV nell’ambito del Programma di iniziativa comunitaria Interreg III CBC Italia-Slovenia 2000-2006, da cui è stato istituito l'Osservatorio Alto Adriatico. Il convegno, di scena recentemente all'Istituto superiore Studi militari marittimi dell'Arsenale di Venezia, ha visto confrontarsi studiosi ed esperti delle tre regioni italiane e dei tre stati interessati dall’Alto Adriatico, quindi Veneto, Emilia Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Slovenia e Croazia perché, come è stato detto durante il Convegno, "Il mare unisce i Paesi che separa".
Sono stati presentati i documenti conclusivi sulle attività svolte dall'Osservatorio Alto Adriatico - Polo Regionale Veneto - nell'ambito del progetto, le linee sperimentali realizzate e in corso, in ambito sovraregionale e trasfrontaliero, da parte delle Istituzioni scientifiche che operano nell'area.
Per quanto riguarda i parametri di valutazione, è emerso che i valori sono tutti abbastanza buoni, o quantomeno nella media: solo la temperatura è un po’ troppo elevata.