Contributo 2007 per esercizio associato funzioni e servizi
18/04/2007
La Giunta veneta, su proposta dell’Assessore regionale agli enti locali, ha approvato i criteri per assegnare ed erogare alle Unioni dei Comuni (costituite da comuni inferiori ai tremila abitanti) e alle Comunità Montane (alle quali siano conferite il maggior numero di deleghe da parte dei Comuni), contributi ordinari per il 2007 a copertura delle spese effettuate per favorire l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Le funzioni associate da parte delle Unioni e delle Comunità montane devono essere svolte da non meno di cinque anni. Ne dà notizia lo stesso assessore il quale spiega che il provvedimento è previsto dalla legge regionale n.2 del 2006 e che il bilancio regionale stanzia per l’anno 2007 un importo complessivo di un milione di euro di cui 700 mila (pari al 70%) alle Unioni dei Comuni e 300 mila (il 30%) alle Comunità Montane. La richiesta di assegnazione del contributo ordinario per il 2007 - a copertura delle spese necessarie per l’organizzazione e lo svolgimento di funzioni e/o servizi ad essi affidati dai Comuni - dovrà essere trasmessa in Regione entro il 31 maggio 2005, indirizzandola al Presidente della Giunta regionale del Veneto, c/o Direzione Enti locali, persone giuridiche e controllo atti, via Poerio 34 Mestre-Venezia.. Le Unioni dei Comuni attualmente costituite nel Veneto sono trentuno e diciannove le Comunità montane. Il contributo ordinario è determinato per le Unioni dei Comuni in ragione delle spese correnti (quota del 30%) e di fattori d’aggregazione (quota del 70%) che tengano conto dell’entità demografica, del numero di comuni associati, della densità demografica, del numero di funzioni e/o servizi conferiti all’Unione negli ambiti dei servizi generali, della polizia locale, della cultura e istruzione, del settore sociale, dell’economia, dell’ambiente e della viabilità, dei servizi informatici. Per quanto riguarda invece le Comunità Montane il contributo ordinario terrà conto del numero di comuni associati e del numero di funzioni e servizi delegati alla Comunità Montana. “In questi ultimi anni – spiega l’Assessore veneto – le Unioni dei Comuni hanno avuto un significativo sviluppo confermandosi come forma associativa in grado di garantire una gestione efficiente dei servizi e adeguati livelli di economie nell’esercizio delle funzioni ad esse conferite, come prevede la legge regionale n. 11 del 2001. Se pensiamo invece alla specificità del territorio montano va detto che le Comunità Montane rappresentano il referente principale per la gestione associata dei servizi dei piccoli comuni, realtà che spesso sono marginali e disagiate e che superano, proprio tramite queste deleghe, situazioni di inadeguatezza nello svolgimento di molte funzioni proprie. In quest’ottica – sottolinea l’Assessore – l’associazionismo non è solo un’opportunità ma una scelta obbligata in una politica di ottimizzazione delle risorse, per garantire qualità nei servizi offerti ai cittadini”.
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