Biennale Arti Visive: omaggio a Emilio Vedova
18/04/2007
E' nel nome di Emilio Vedova che il Padiglione Venezia - eretto negli anni trenta del ‘900 per esibire opere legate alle arti applicate ed espressioni della più alta tradizione artigianale veneta - torna, dopo quarant'anni, ad essere lo spazio espositivo delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni culturali di questo territorio. La Regione del Veneto (che nella legge finanziaria 2007 ha stanziato un milione di euro per sostenere le attività della Biennale di Venezia con attenzione particolare al settore delle Arti Visive, compreso il restauro e il nuovo allestimento del Padiglione Venezia) il Comune di Venezia proprietario dell'edificio, e la Provincia si sono uniti in questa occasione per concertare un'iniziativa che riportasse quello spazio ad una dimensione territoriale, senza cadere in una visione localistica. Dalla laguna agli scenari internazionali delle arti contemporanee, Emilio Vedova, indimenticabile protagonista di numerose biennali è autore che ha sempre saputo guardare "oltre", superando e rielaborando i limiti più consueti: quelli del fare creativo, delle discipline artistiche, delle materie, delle forme, dei linguaggi espressivi. Per mantenere viva la sua forza innovativa e dirompente, spesso dissacrante, Regione, Comune e Provincia hanno voluto affidare a tre curatori di arte contemporanea, impegnati sul fronte delle attività espositive di importanti istituzioni culturali di Venezia ma di apertura internazionale, il progetto di una mostra che, proprio nel segno di Vedova, dovrà guardare al futuro del Padiglione Venezia. Chiara Bertola (curatrice del settore arte contemporanea della Fondazione Querini Stampalia), Angela Vettese (presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa) e Luca Massimo Barbero (curatore della Peggy Guggenheim Collection) sono gli esperti designati, rispettivamente, da Regione del Veneto, Comune e Provincia, che in questi giorni, e in tempi strettissimi, stanno lavorando per definire un'esposizione che darà evidenza ed enfatizzerà la forza creativa del maestro tramite opere appositamente scelte in quest'ottica, grazie anche alla collaborazione della Fondazione Vedova, e una ricca documentazione fotografica e video. E' nella volontà dei curatori e delle amministrazioni pubbliche promotrici non creare un omaggio isolato ma di creare relazioni e tenere in considerazione le altre iniziative che in questi mesi e fino alla fine dell'anno si stanno predisponendo per celebrare l'artista. Nello stesso tempo, si vuole cogliere l'occasione di ripensare il Padiglione Venezia guardando al futuro e sentendolo come sede espositiva che, all'interno della varietà di linguaggi internazionali che la Biennale sa esprimere e coagulare intorno a Venezia, possa diventare il luogo di esibizione di artisti che vivono e lavorano nel Veneto.