Lo stile: è questa la caratteristica pricipale che connota Bruno Gambarotta, protagonista speciale di una giornata altrettanto speciale, organizzata da Annalisa Bruni all’interno del corso di narrazione "Cucina di storie" ospitato al Ristorante "Dall'Amelia" di Mestre. Uno stile sobrio, che lo vede girare per i tavoli, quasi chiedendo permesso, a firmare con dediche personalizzate e ironiche le prime pagine del suo ultimo libro “Il Codice Gianduiotto”, Morganti Editori, colta parodia della famosa e discussa opera di Dan Brown “Codice da Vinci”.

Colpisce quest’uomo semplice, che ritorna con parole scherzose ma serie, ai ricordi dell’infanzia, a volte tragici, ma raccontati con garbo, modulati dall’elegante accento astigiano, fino a renderli leggeri, divertenti, ironici: si sorride infatti, nel sentirlo raccontare di quando la nonna lo portava con i cuginetti, a patto che fossero stati buoni, a vedere da poco distante Torino che veniva squarciata dalle bombe. La stessa nonna che, proprio per i pochi mezzi di sussistenza offerti dal periodo bellico, preparava al nipote il risotto con le castagne, piatto semplice ma squisito, che è stato riproposto allo scrittore e conduttore televisivo come sorpresa affettuosa, dal patron dell’Amelia.

Con le sue spiegazioni e descrizioni culinarie, Marco Boscarato ha lasciato trasparire la passione, la ricerca e la cultura che servono per creare uno stracotto al Barbera d’Asti, una insalata di capesante ma anche un gianduiotto, in questo caso rivisitato come fantasia di antipasto salato, reinventato proprio per essere in simbiosi con il libro protagonista della serata “Il Codice Gianduiotto”, per l’appunto.

Il romanzo, definito un “thriller gastronomico al cioccolato gianduia” non è solo un rifacimento parodistico, ma contiene l’elaborazione colta degli elementi presenti nell’opera di Brown, rivisitati e adattati al gianduiotto, simbolo dell’origine piemontese di Bruno Gambarotta e del legame con la sua terra.

Una serata all’insegna della leggerezza pensante, con uno scrittore, giornalista e conduttore televisivo, che sa farci riflettere con ironia, senza volgarità o colpi di scena, ma con semplicità e intelligenza, lontano dai rotocalchi e dalla veline, per destreggiarci nel grande gioco della vita. E quando i discorsi si fanno seri, basta guardare l’enigmatico sorriso della Monna Lisa che spunta dalla copertina del libro, monito ulteriore alla riflessione, che però in un secondo svanisce, soppiantato nella sua seriosità dalla visione della bocca, tutta impiastricciata di cioccolato, a farci nuovamente sorridere.

Cristina De Rossi