Siccita'. Bonifiche: solo in Emilia Romagna danni per 9 mld
Bertolini spiega che all'emergenza si sta lavorando da tempo, con l'obiettivo di "trattenere l'acqua nei bacini alpini per poi riutilizzarla nei momenti di bisogno" ma aggiunge che ora e' arrivato il momento di costituire una cabina di regia con i diversi rappresentanti, le istituzioni centrali e regionali, ma anche i soggetti gestori, per dare finalmente il via "a un piano di risanamento che si traduca in azioni plurime e investimenti finanziari". Sarebbe la prima volta, ricorda il presidente emiliano dei consorzi, al fiume si e' sempre sottratto qualcosa ma non si e' dato mai nulla. "Forse e' per questo- scherza- che ora il Po' si sta ribellando". A tale proposito, conclude Bertolini, "per affrontare l'emergenza occorrerebbe sin da questa estate garantire al fiume un livello di portata tale da non mandare in crisi gli impianti di sollevamento irriguo e gli impianti di produzione eletttrica".